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Padova, movida e studenti: baristi in Comune

Padova, movida e studenti: baristi in Comune

foto da Quotidiani locali

Movida, regole, security e nuovi trend della clientela. Il mondo dei locali padovani del centro storico si è dato appuntamento martedì 18 giugno alle 16 in sala Caduti di Nassiriya, per confrontarsi con gli assessori Antonio Bressa (attività produttive) e Diego Bonavina (sicurezza).

L’incontro era già nell’agenda dei baristi da tempo, prima che scoppiassero le proteste per le manifestazioni degli studenti universitari, ma vien da sé, l’argomento potrebbe essere in testa al confronto di questo pomeriggio.

«Dipende tutto dai nostri associati», sottolinea la presidentessa dell’Associazione provinciale pubblici esercenti (Appe) Federica Luni, «Sul tema le percezioni sono molto diverse, dunque faremo parlare i diretti interessati. L’incontro non era stato pensato in particolare per le manifestazioni del mondo studentesco che, negli ultimi giorni, hanno spinto alcuni colleghi a raccogliere le firme lamentando un calo del lavoro. Si tratta di un’iniziativa che organizziamo ogni anno con l’avvicinarsi della bella stagione. Quest’anno è stata rimandata perché il tempo era così brutto che plateatici, movida e regole per lo spritz all’aperto sembravano sempre troppo in anticipo».

Dunque in Sala Caduti di Nassiriya si parlerà di regolamenti e decoro cittadino. Aggiunge Luni: «Ogni anno, prima dell’estate, raggruppiamo gli imprenditori dei locali delle piazze - Erbe, Frutta, Signori, Duomo - per confrontarci sui regolamenti: patente a punti, plateatici, ombrelloni, security, pulizie, rumore. L’obiettivo è dare voce ai pubblici esercizi del centro, non uno alla volta, ma tutti assieme».

«Le questioni sono tante: parcheggi, ambulanti aggressivi, pulizia, decoro – continua Luni - Poi l’incontro si allarga a molti altri argomenti, ad esempio i Navigli. Finora non c’è stata per fortuna nessuna polemica, ma forse la stagione non è propriamente partita a causa del tempo. Noi speriamo sia anche un po’ merito nostro: quest’anno abbiamo avuto incontri ravvicinati con il questore, il prefetto e le forze dell’ordine. Vediamo dunque cosa succederà quando arriveranno le belle serate».

Inoltre l’estate 2024 potrebbe suggerire un argomento nuovo: lo spopolamento dei trentenni in centro storico: «Al momento è solo una percezione», spiega la presidentessa Appe, «ma vogliamo vederci chiaro. Secondo alcuni infatti l’offerta padovana è così ricca che ha portato a perdere la fascia dei trentenni, proprio quella che tradizionalmente spendeva di più.

Sicuramente è vero che Padova offre tantissimo: solo per citare i principali luoghi della movida i già nominati Navigli, le Staffe all’Ippodromo, Radio Sherwood, i Giardini dell’Arena, il Parco della Musica, Arcella Bella e naturalmente le sagre di paese. La domanda che vogliamo porre oggi è: il centro è solo per turisti e giovanissimi?».

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