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A Roncade parte il cantiere per il maxi polo Amazon: ruspe e operai in Treviso mare

A Roncade parte il cantiere per il maxi polo Amazon:


ruspe e operai in Treviso mare

foto da Quotidiani locali

Nuovo polo logistico Amazon, si parte. Nell’area da 241 mila metri quadrati alle porte del casello autostradale di Meolo-Roncade stanno per arrivare le ruspe.

Tutto l’ambito dedicato al nuovo insediamento è stato completamente liberato e transennato, sono comparse le indicazioni di cantiere e alcuni container. Tra i soggetti incaricati dei primi interventi c’è in particolare una società trevigiana, la Tecta Costruzioni Generali, realtà attiva nel campo della logistica industriale che con il colosso dell’e-commerce ha già lavorato a Vicenza e Bergamo.

E’ tutto pronto

Dopo il via libera definitivo del consiglio comunale al progetto (ultimo passaggio il 5 febbraio scorso) i privati hanno dato corso a una serie di passaggi tecnici ottenendo già a metà aprile il rilascio definitivo del permesso a costruire. I proponenti non hanno perso tempo: già ai primi di gennaio, hanno abbattuto alcuni fabbricati per spianare la strada all’imminente avvio del cantiere concretizzatosi ora.

Amazon Italia Logistica ha acquisito il 100% dei terreni dove andrà ad insediarsi il nuovo hub ridisegnando la cordata alla guida del maxi piano.

Le società e il passaggio dei terreni

Nel 2021 i soggetti coinvolti erano sostanzialmente tre: l’utilizzatore finale (cioè Amazon), lo sviluppatore Techbau spa e la società Faresì in qualità di “soggetto avente disponibilità giuridica del compendio immobiliare”. A seguito di vorticoso giro di compravendite e rogiti nei mesi scorsi quest’ultima è sostanzialmente uscita di scena.

Costituita a giugno 2020 Faresì era frutto della joint venture trevigian-veronese tra la 18 Investimenti di Renis Mosole e la Beozzo Costruzioni. Prima di finire tutti in pancia ad Amazon Italia Logistica i terreni coinvolti (per i quali si stima un valore di 30 euro al metro quadro) sono transitati attraverso Faresì.

È accaduto sia per quelli della Drangofly (società che inizialmente avrebbe dovuto realizzare lungo la Treviso-Mare un albergo con centro commerciale e direzionale) sia per quelli della famiglia Daniel (il cui coinvolgimento, essendo lontani parenti acquisiti dell’ex sindaca Pieranna Zottarelli, ha causato nei mesi scorsi accese polemiche): migliaia di metri quadri sono passati di mano dai precedenti proprietari alla Faresì con atti di compravendita del 6 marzo scorso e poi il 19 marzo, dopo meno di due settimane, Faresì li ha rivenduti ad Amazon.

Con un semplice conto della serva, si può stimare che l’intera area abbia acquisito in vista della sua trasformazione un valore complessivo di oltre 7 milioni di euro.

Ora il cantiere

Quelli che ad oggi appaiono come semplici “campi” dovranno essere completamente infrastrutturati, non solo con il grande capannone, ma anche con viabilità interna, mitigazioni ambientali, opere idrauliche. Tra gli interventi più importanti si annovera il nuovo cavalcavia che metterà in collegamento la parte sud della Treviso-Mare con l’ambito più a nord (anch’esso da tempo inserito all’interno degli strumenti urbanistici del comune) dove si dovranno insediare il nuovo hub logistico di Pino’s e una nuova sede Veneta Cucine.

Le ruspe in arrivo nei prossimi giorni lungo l’Sr89, quella della Tecta, si occuperanno di tutti i lavori preparatori ai cantieri più sostanziali, quelli che Amazon, a quanto trapela, sta già mettendo in gara.

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