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Concessioni balneari a Jesolo, l’ex gestore: «Devo partecipare a tante gare, voglio tutelare venti lavoratori»

Le gare per le concessioni al lido di Jesolo non sono un problema e lui ha partecipato a ben cinque sfide nelle Umg, le 16 unità minime di gestione in cui è stata suddiviso l’arenile di 15 chilometri.

Roberto Terzariol, da anni imprenditore e gestore di stabilimenti balneari con la sua Jesolo Beach Service ha partecipato alle gare per le Umg 2, 3, 6, 10 e anche 16. Alla Umg 6 ha partecipato con una cordata di imprenditori jesolani pronta a investire 11 milioni di euro in un progetto di rilancio, addirittura superiore alla Umg 5, dove c’è la famiglia Moretti Polegato e i Menazza con l’imprenditore Alessandro Berton e gli albergatori.

Ora il Comune ha precisato che le informazioni contenute negli articoli pubblicati in merito al progetto non sono da attribuire a fonti interne all’ente.

«Chi diffonde contenuti su progetti al vaglio della commissione e coperti da segretezza se ne assume la piena e totale responsabilità», ha scritto in una nota, «per tali ragioni, il Comune ribadisce la propria estraneità in relazione alla diffusione e al contenuto delle informazioni contenute negli articoli citati e si riserva di procedere nelle sedi opportune a tutela dell’immagine dell’ente, dei dipendenti e della città».

Il Dynami Beach ha suscitato scalpore con le prime anticipazioni. È già accaduto con altri progetti per la spiaggia e c’è chi li ha visionati al bar tramite messaggio sul telefonino.

Terzariol, cosa ne pensa?

«Non capisco certi avvertimenti. Si respira una forte tensione in questo momento storico. Usano due pesi e due misure? Quando hanno aperto le buste della Cbc, sono stati sbandierati sulla stampa i rendering del “chilometro d’oro” e nessuno ha detto nulla».

Perché ha partecipato a tante gare?

«Sono stato costretto a presentare delle istanze nelle Umg del Comune di Jesolo, perché la mia società Jesolo Beach Service ha prestato servizio per oltre 35 anni allo Stabilimento Balneare Marconi Srl, prima con mio padre Giordano e poi con me. La nostra famiglia, e quelle degli oltre 20 dipendenti che avevo, vivevano di questo, era la nostra fonte prevalente di reddito; non avrei avuto motivo di partecipare ad alcuna gara se avessi ancora il servizio nello stabilimento balneare Marconi, oggi Umg 7 vinta dalla società Sebi. Per mio padre, la mia famiglia e le famiglie dei miei dipendenti mi sono sentito in dovere e in obbligo di trovare altre soluzioni chiedendo aiuto a nuovi partner imprenditori storici di Jesolo e presentare, quindi, le nostre cinque istanze».

Perché dovrebbe vincere lei?

«La Jesolo Beach Service sas è l’unica società del territorio jesolano che ha le caratteristiche di esperienza, storicità e professionalità come soggetto proponente da oltre 35 anni; e il motivo di partecipazione alla gara è la sussistenza familiare e delle famiglie dei miei dipendenti, oltre a quella della famiglia del gestore del chiosco mio partner. Quindi, è una garanzia a tutela dei nostri clienti che usano la spiaggia».

E gli altri?

«Le altre società che hanno vinto la concessione sono nate all’occorrenza per presentare le domande e non hanno i requisiti di esperienza né utilizzeranno la concessione come fonte prevalente di reddito, se non in modo improprio e quindi indiretto per il tramite di qualche socio. In merito alla valutazione dei punteggi relativi ai criteri di esperienza e fonte di reddito prevalente si dovrebbe tenerne conto».

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