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La generosità e l’alto senso del dovere, così viene ricordato il finanziere morto in moto: “Il Friuli era casa sua”

SAN GIORGIO DI NOGARO. Era molto orgoglioso della divisa che portava, che sapere “togliere” per diventare un buon padre di famiglia quando c’erano persone in difficoltà. Questo era Pier Paolo “Pete” Marino, il luogotenente 56enne della Guardia di finanza, in servizio a San Giorgio di Nogaro, deceduto domenica sera in un incidente stradale mentre in sella a uno scooter, assieme all’amico Omar Migotti, percorreva la provinciale che collega Carlino a Marano Lagunare.

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L’Associazione Baschi Verdi informa che «il Comando provinciale ha provveduto ad attivare il supporto psicologico e ha informato il cappellano militare del Comando regionale del Fvg», a sostegno dei colleghi e dei familiari del 56enne.

A San Giorgio, dove ricopriva il ruolo di comandante del Nucleo mobile e dove viveva da molti anni con la compagna Katiuscia Baker, Pier Paolo Marino era molto conosciuto e amato, come del resto in tutta la Bassa friulana, non solo per la sua professionalità ma anche per quella dirompente carica umana che sapeva trasmettere a chi gli si rivolgeva per un consiglio o per chiedere aiuto.

Romano di nascita ma sangiorgino d’adozione, qualche mese fa scriveva, «vivo lontano da Roma da quasi 40 anni. ..il Friuli è la mia patria adottiva e qui ho deciso di morire quando sarà», parole significative del legame con questa terra.

Nella tristezza infinita che avvolge San Giorgio, il sindaco Pietro Del Frate, rimarca come la morte del luogotenente Marino, sia una grave perdita per la famiglia, per le Fiamme Gialle e per quanti lo hanno conosciuto, e soprattutto per la comunità sangiorgina, dove era apprezzato e stimato.

«Era una persona con un alto senso del dovere e delle istituzioni – dice –. L’ultima volta che ci siamo sentiti, mi aveva comunicato con entusiasmo, che era riuscito a far concedere la medaglia d’oro del presidente della Repubblica al brigadiere Giuseppe Cianino assassinato dai tedeschi a Carlino salvando molte vite. Marino, per diversi anni ha ricoperto l’incarico di comandante dei Baschi Verdi: aveva forte sensibilità verso la tutela dell’ambiente e molto si era speso per la conservazione dei siti naturalistici. Molti lo ricordano per le sue missioni in Italia all’estero per le quali ha avuto importanti riconoscimenti.

Personalmente lo consideravo un caro amico, sempre pronto a comunicare e a prodigarsi in consigli utili e pratici da persona di buon senso quale era».

«Ci ha lascito una grande persona, un uomo buono, gentile a modo, sempre disponibile ad aiutare il prossimo, un amico – afferma senza nascondere il dolore il sindaco di Gonars Ivan Boemo, suo amico –. Ci stringiamo alla compagna Katiuscia sempre al suo fianco. Un pensiero va anche ad Omar: siamo tutti con lui per aiutarlo a superare questo momento difficile». La data dei funerali non è ancora stata decisa.

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