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Investì e uccise un’anziana in bici ma per i giudici non fu solo colpa sua: 9 mesi

VILLA SANTINA. L’incidente in cui l’8 luglio 2022, a Villa Santina, perse la vita Luciana Fabris, mentre, in sella alla propria bicicletta, attraversava la strada, in compagnia dell’amica Maria Pinzan, che le camminava vicino e che nell’impatto rimase a sua volta ferita, non avvenne per colpa esclusiva dell’automobilista.

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A precisarlo era stata già la Procura di Udine all’esito delle indagini preliminari, quando, nel contestare ad Andreina Tolazzi, 58 anni, di Villa Santina, al volante della Renault Clio che le aveva investite, l’omicidio stradale e le lesioni personali colpose, aveva tuttavia riconosciuto l’attenuante del concorso di colpa di entrambe le persone offese.

L’ipotesi ha trovato conferma nella sentenza con cui il gup del tribunale di Udine, Mariarosa Persico, ha ritenuto congrua e quindi applicato all’imputata la pena di 9 mesi di reclusione, sospesa con la condizionale, che il difensore, avvocato Giuseppe Nais, aveva precedentemente concordato con il pm Elisa Calligaris.

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Il patteggiamento ha tenuto conto anche dell’avvenuto risarcimento del danno alle parti dalla compagnia assicuratrice.

Considerate le violazioni amministrative contestate (guida con patente scaduta, mancata riduzione della velocità in tratto di strada abitato e in prossimità di attraversamenti pedonali e ostacolo al pedone in fase di attraversamento della carreggiata), il giudice ha ritenuto inoltre di indicare in due anni la sospensione della patente. L’impatto era avvenuto lungo via della Repubblica, all’altezza dell’intersezione con via Piave, attorno alle 20.

La vittima aveva 89 anni e abitava a Villa Santina, come l’amica, all’epoca 81enne, che stava riaccompagnando a casa dopo avere giocato a carte insieme al circolo Acli.

Le indagini condotte dai carabinieri avevano accertato come Fabris fosse risalita in sella alla bici e avesse imboccato contromano la parte finale di via Piave, «non dando – così il capo d’imputazione – la precedenza ai veicoli che circolavano su via Vittoria e via della Repubblica». Quanto a Pinzan, era stato rilevato come avesse attraversato l’area d’intersezione di piazza Cantore «in modo obliquo e non facendo uso delle strisce pedonali».

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