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Diplomifici, revocata la parità a 47 scuole private. Ma la stretta di Valditara in vigore solo dall’anno prossimo

Diplomifici, revocata la parità a 47 scuole private. Ma la stretta di Valditara in vigore solo dall’anno prossimo

Mercoledì 18 giugno cominciano gli esami di maturità per oltre 500 mila studenti italiani, in 47 istituti paritari potrebbe essere l’ultimo anno del “turismo da diploma”. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato martedì la revoca dello status di parità per 47 istituti privati, dopo un’indagine avviata a novembre su 70 scuole paritarie di II […]

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Mercoledì 18 giugno cominciano gli esami di maturità per oltre 500 mila studenti italiani, in 47 istituti paritari potrebbe essere l’ultimo anno del “turismo da diploma”. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato martedì la revoca dello status di parità per 47 istituti privati, dopo un’indagine avviata a novembre su 70 scuole paritarie di II Grado in Campania, Lazio e Sicilia. L’obiettivo era fare luce sul cosiddetto fenomeno dei “diplomifici”, quelle scuole, cioè, che promettendo tre (o più) anni in uno, creano classi fantasma piene di studenti di quinto anno e garantiscono di superare l’esame facilmente, ma senza l’adeguata verifica delle competenze.

Le ispezioni sono partite in quelle scuole private dove, negli anni scolastici precedenti, si verificava un incremento abnorme degli studenti iscritti alle classi terminali, a fronte di un esiguo numero di studenti frequentanti le classi iniziali. Un processo rovesciato rispetto a quello che accade nelle scuole pubbliche, dove mediamente gli studenti che arrivano a sostenere la maturità sono in numero inferiore rispetto a quelli che frequentano le classi dei primi anni.

Gli ispettori hanno visitato 40 istituti in Campania, 15 nel Lazio e 15 in Sicilia e hanno trovato un quadro diffuso di irregolarità, passate al vaglio degli Uffici scolastici regionali. In 47 casi le infrazioni erano talmente gravi che è stata avviata la revoca della convenzione paritaria. Visto l’esame imminente, la stretta sarà operativa ormai solo dal prossimo anno scolastico.

Il dicastero di Valditara aveva avviato controlli dopo le denunce pubblicate l’anno scorso dal portale Tuttoscuola. Misure più restrittive sui criteri per le convenzioni con le scuole paritarie sono state inserite disegno di legge Semplificazioni, licenziato dal Consiglio dei ministri e in corso di approvazione in Parlamento: l’iter dovrebbe concludersi entro fine 2024, come previsto dalla tabella di marcia del Pnrr. Le nuove norme imporranno anche alle scuole private paritarie di adottare la pagella elettronica, il registro online e i protocolli informativi in vigore nel percorso pubblico.

Scuole solo sulla carta – Tra le irregolarità più gravi, gli ispettori hanno trovato istituti enogastronomici dove non c’erano cucine, docenti senza l’abilitazione per insegnare, in alcuni casi senza neanche il titolo di studio per esercitare, aule insufficienti per accogliere tutte le classi attivate e il numero abnorme di studenti iscritti all’ultimo anno, corsi e materie fantasma e orari scritti solo sulla carta (o sui registri elettronici). In molti casi hanno riscontrato che il 90% degli iscritti alle classi quinte era in realtà residente fuori regione, e non aveva dichiarato un domicilio vicino alla scuola come prevede la legge.

“Oggi annunciamo la conclusione del piano straordinario di vigilanza contro il fenomeno dei diplomifici. Nessuna tolleranza verso chi non rispetta la legge. Ribadiamo il nostro impegno costante per garantire standard di qualità a tutti gli studenti, che frequentino scuole statali o paritarie”, ha dichiarato Valditara.

Resta il problema di fondo – Ma le nuove regole non entreranno in vigore prima dell’anno scolastico 2025-26, quindi due anni dopo le prime denunce di Tuttoscuola. Lo stesso portale di informazione specializzato, inoltre, segnala che il ddl semplificazioni non toccherà un problema di fondo, che consente il proliferare dei “diplomifici”.

A differenza di quanto succede negli istituti pubblici, le scuole private non sono tenute ad attivare un numero di classi e indirizzi di studio in base al numero di iscritti che hanno, accorpando studenti fino a raggiungere il numero minimo previsto per ogni classe, e quindi in linea teorica possono moltiplicare il numero di classi quinte accogliendo molti più iscritti all’ultimo anno di quelli che hanno negli anni precedenti. “Può capitare (anzi, capita spesso) che nel quarto anno vengono attivati diversi indirizzi di studio. Alcuni istituti paritari (attivano) 6, 7 e fino a 8 indirizzi di studio diversi, con un numero di studenti del quarto anno che spesso si contano sulle dita di una mano”, scrive Tuttoscuola.

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