Ladri in azione al cimitero di Curtarolo: rubati vasi e borchie di rame

Approfittano del buio, fanno irruzione nel cimitero e rubano dalle tombe dei defunti oltre un centinaio di borchie e numerosi vasi in rame. Il blitz è stato messo a segno nella notte tra sabato e domenica nel cimitero di Pieve di Curtarolo. Sono stati i visitatori del camposanto a fare la sgradita scoperta e denunciare l’accaduto ai carabinieri della stazione di Piazzola sul Brenta.

I ladri hanno danneggiato diverse tombe al fine di asportare il cosiddetto “oro rosso”, materiale di cui erano fatte le borchie e i vasi utilizzati per contenere i fiori in ricordo degli estinti. Se rubare è condannato dalla legge, rubare in un luogo sacro come un cimitero dovrebbe essere ancor più riprovevole dal punto di vista morale.

L’increscioso episodio – sul quale ora indagano i militari della compagnia di Cittadella – è stato raccontato anche nei social, destando l’indignazione del popolo del web: «I vandali hanno completamente rimosso i vasi in metallo collocati alla base delle tombe a terra», scrivono i familiari dei defunti, «inoltre hanno razziato dalle lapidi decine di vasi in rame. Non soddisfatti, hanno strappato dalle lapidi dei loculi a muro oltre un centinaio di borchie».

Prima di allontanarsi, i criminali hanno rimosso una cinquantina di staffe metalliche, che servivano a sostenere le lapidi. A mancare all’appello, secondo i residenti di Pieve, sarebbe «anche la lampada che si trovava dietro l’altare. I ladri, forse per agire indisturbati, hanno segato e tranciato persino i fili della corrente».

«Purtroppo vengo a sapere ora che anche i loculi di mia mamma e di mio zio sono stati presi di mira da questi incivili», osserva avvilita una parente, «che si sono impossessati dei vasi e hanno buttato via i fiori che erano stati appena messi. Solo persone senza cuore possono compiere un gesto così crudele». La conta dei danni è ancora in corso, ma il valore economico del metallo razziato è sicuramente ingente. Il rame purtroppo viene saccheggiato senza riguardo, e non sono rari i casi in cui intere strutture come grondaie e pluviali vengono asportate per il prezioso metallo.