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A Monfalcone già ripartita la corsa allo scuolabus: 294 domande e il rebus liste d’attesa

A Monfalcone già ripartita la corsa allo scuolabus: 294 domande e il rebus liste d’attesa

foto da Quotidiani locali

MONFALCONE Se d’emblée sparisse, trecento famiglie monfalconesi, una su cento, si troverebbero oggettivamente in estrema difficoltà, con l’acqua alla gola per garantire il diritto allo studio ai loro pargoli. È vero che il pulmino giallo, spesso incrociato dai pendolari nove mesi l’anno sulle arterie cittadine, mentre è impegnato nella bellezza di una dozzina di corse da una parte all’altra del perimetro comunale, pesa sulle casse municipali. E pure discretamente: quest’anno il servizio è infatti costato all’ente 319.936 euro, tra copertura delle spese per il carburante, la fruizione dei mezzi di proprietà Apt, il servizio di accompagnamento.

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Ma lo scuolabus è forse uno di quei servizi effettivamente essenziali, indispensabile per garantire la regolare e sicura frequenza in classe di tutti gli alunni: addirittura insopprimibile a guardarlo con gli occhi dei genitori che altrimenti non sarebbero in grado di accompagnare i figli, conciliare i tempi lavoro-famiglia e si vedrebbero magari costretti (in genere le donne) a rinunciare a un impiego per assicurare la presenza all’ingresso e uscita dal plesso.

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In capo all’amministrazione comunale, la cruciale prestazione richiede dunque un’organizzazione così puntuale da non poter essere imbastita al giro di boa dell’ultima settimana di agosto, quando la scuola è in procinto di riaprire i battenti, di lì a due settimane. Infatti l’assessora all’Istruzione Tiziana Maioretto sta già tirando le fila del trasporto pubblico scolastico in vista dell’anno 2024/2025.

I termini di presentazione delle domande di accesso al servizio sono scaduti il 31 maggio e il Comune, al netto di nuovi arrivi e inserimenti (circostanza nient’affatto remota in un Comune ormai storicamente caratterizzato da fenomeni migratori), ha virtualmente già in mano la mappatura dei bisogni.

Ventuno i nuclei che hanno richiesto il pulmino per accompagnare il bambino alle scuole dell’infanzia presenti sul territorio (sei conferme e 15 nuovi utenti). E ben 273 le domande raccolte tra gli iscritti alla primaria: per 187 alunni si tratta di reiscrizioni, mentre 86 debutteranno come neopasseggeri ad autunno. Sempre per le materne «tutte le istanze saranno accolte».

Nel caso delle elementari, spiega Maioretto, «ci sono state invece tre esclusioni», legate al fatto che ai sensi del Regolamento il richiedente, in questo caso i tutori del minore, cioè nella stragrande maggioranza dei casi i genitori, non devono risiedere a distanza minore di 800 metri dal plesso d’iscrizione, per poter fruire del servizio pubblico, un servizio peraltro calibrato su base reddituale e pertanto con agevolazioni tariffarie per bassi Isee. «Le esclusioni – chiarisce Maioretto – in questo caso sono avvenute proprio ai sensi di tale disposizione poiché si tratta di persone che rientravano in quel preciso raggio di distanza».

Entro fine meseain capo ad Apt, gestore del servizio in appalto triennale e con scadenza nel 2025, ma prorogabile per ulteriori tre anni. «Dopodiché alla luce di quelle proiezioni imbastiremo una discussione con le due dirigenze scolastiche – prosegue Maioretto – per ottimizzare il servizio».

È probabile che alla luce dei numeri sempre rilevanti, seppur in lieve flessione (nell’anno scolastico 2023/ 2024 le istanze erano state 291 per le primarie e 30 per le scuole dell’infanzia), «ci possano essere delle fisiologiche liste d’attesa, al momento non preventivabili, ma con numeri contenuti: un anno fa erano una dozzina circa». Domande destinate magari a essere riassorbite per la rinuncia da parte di qualche utenza, sempre alla luce della “mobilità” che si registra sulle residenze anagrafiche in questo comune.

Un altro obiettivo, come rileva l’assessora leghista, è quello di evitare quanto avvenuto all’inizio dello scorso anno: le levatacce dei bambini in partenza da Marina Julia, costretti per le numerose tappe sostenute da quella linea a presentarsi alla pensilina già alle 6.50. «Effettivamente la tratta dal quartiere balneare effettua 20 tappe per arrivare alla Duca d’Aosta alle 7.40 e poi ripartire verso la Canaletto», conviene Maioretto. Bisogna poi vedere se a settembre si riproporrà un’utenza dal sesto rione.

Per i residenti, nel periodo settembre-dicembre, la tariffa (congelata dal 2018) è di 52,50 euro, per gennaio-giugno di 84 euro per la scuola dell’infanzia e di 73,50 per la primaria. —

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