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In trasferta per gli esami da Portogruaro a Chioggia: «Cento chilometri ma resisto»

Sono 106 i chilometri che il prof Francesco Saverio Graziani dovrà percorrere per fare il commissario esterno agli esami di maturità. Originario di Verona, da due anni ha la cattedra di storia e filosofia al liceo XXV Aprile di Portogruaro e sarà commissario esterno al Veronese di Chioggia. Il che significa sì ricevere un compenso più elevato, dal momento in cui dopo i 100 minuti di viaggio scatta l’indennità di trasferta, ma anche fare un’ora e quaranta all’andata e al ritorno, tutti i giorni.

«Questa settimana andrò avanti e indietro, mentre quella degli orali vorrei trovare un posto per fermarmi a Chioggia». Impresa non semplice perché la stagione è iniziata e alberghi e bed & breakfast sono pieni e, quando c’è posto, i prezzi sono alle stelle. Avrebbe potuto rinunciare all’incarico, come altri suoi colleghi in casi simili hanno fatto, ma Graziani crede nella sua missione educativa e non saranno certo i chilometri a farlo demordere. «Sicuramente la maturità è un ulteriore carico, ma è anche uno dei nostri compiti» commenta il docente, pronto a cominciare il suo terzo esame di stato, dopo un primo anno da interno e un secondo da commissario esterno a San Donà.

Ieri è stata una giornata intensa per le commissioni, che si sono riunite per la prima volta. Un inizio con il piede giusto, confermano i presidi, perché l’Ufficio scolastico regionale (Usr) nei giorni scorsi ha provveduto a sostituire tutti gli assenti. «Un lavoro che portiamo avanti da mesi, ora i risultati stanno emergendo» commenta soddisfatto Roberto Bussetti, direttore dell’Usr, «le commissioni sono al completo, presidenti inclusi, abbiamo dei posti da riempire ma non nella provincia di Venezia, dove non manca più nessuno».

«Nel mio caso» spiega Michela Michieletto, preside del liceo Bruno Franchetti di Mestre, «ci sono state due sostituzioni, una nella mia scuola e una in quella in cui andrò a fare la maturità, il Vendramin Corner. Tutto sembra essere iniziato per il meglio» commenta. «Una situazione tranquilla» conferma anche Valter Rosato, preside del liceo Galilei a San Donà, «ci sono state delle sostituzioni, ma sono avvenute tutte nei giorni scorsi».

Un successo doppio, per l’Usr, dal momento in cui quest’anno in concomitanza con la maturità c’è il concorso che sta tenendo impegnati moltissimi precari. Nei giorni scorsi, Bussetti aveva rassicurato i presidi dicendo che non c’era nessuna emergenza commissari, tant’è che non si è fatto un ricorso massiccio ai docenti pensionati, a differenza di altre regioni dove hanno superato il 15%. Per legge, infatti, per tre anni dalla loro uscita dalla scuola possono partecipare alla maturità.

Tuttavia, Luigi Zennaro, presidente dell’associazione dei presidi per la provincia di Venezia, si dimostra scettico: «C’è da chiedersi perché questi insegnanti non vogliano più fare gli esami di stato» commenta, «io non vedo i pensionati come un problema, semmai sono una risorsa: docenti con alle spalle una lunga carriera nella scuola e una grande esperienza con la maturità. È un valore aggiunto averli in commissione, se non si candidano più è perché sono stremati, non è un buon segno» fa notare.

Intanto, il primo giorno di lavori è andato e ora il prossimo appuntamento sarà per domani, quando ben 5.914 studenti di quinta superiore affronteranno la prima prova dell’esame di maturità, il tema di italiano da svolgere in sei ore. Si proseguirà poi il 20 con la seconda prova, diversa a seconda dell’indirizzo di studi.

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