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Mattarella dalla Moldavia con furore, i 3 moniti del suo discorso: alla Ue, sul sostegno a Kiev e strali sulla disinformazia russa

Mattarella in Moldavia

Nel suo discorso il presidente Mattarella in Moldavia punta su tre moniti, imprescindibili: il richiamo alla Ue («sia veloce, i problemi non aspettano»), il sostegno a Kiev («la volontà di assistere l’Ucraina non avrà cedimenti né indebolimenti e proseguirà finché necessaria»), il passaggio ineludibile sulla “disinformazione” russa (a proposito della quale ha parlato di «costanti […]

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Mattarella in Moldavia

Nel suo discorso il presidente Mattarella in Moldavia punta su tre moniti, imprescindibili: il richiamo alla Ue («sia veloce, i problemi non aspettano»), il sostegno a Kievla volontà di assistere l’Ucraina non avrà cedimenti né indebolimenti e proseguirà finché necessaria»), il passaggio ineludibile sulla “disinformazione” russa (a proposito della quale ha parlato di «costanti tentativi di influenza disinformativa da parte russa, che si intensificano particolarmente nei momenti elettorali»). Tre capisaldi del suo discorso che punteggiano toni, tenore e temi al centro dei colloqui con la presidente moldava Maia Sandu nella capitale Chisinau, nel corso dei quali l’inquilino del Quirinale non ha mancato di sottolineare l’importanza delle relazioni fra Moldova e Italia, che Mattarella ha definito  «intense ed eccellenti, a testimonianza dei solidi legami che uniscono i nostri Paesi».

I 3 moniti nel discorso di Mattarella in Moldavia

Un «interscambio» – lo ha definito Mattarella – che «ha oltrepassato i 660 milioni di euro e la presenza di aziende italiane in diversi settori dell’economia moldava è per noi motivo di soddisfazione, in quanto offre un contributo allo sviluppo del Paese». Non solo. «La nostra amicizia – ha proseguito il presidente della Repubblica – è alimentata anche dalla presenza di una numerosa, operosa e ben integrata comunità moldava in Italia, che offre quotidianamente uno straordinario apporto allo sviluppo socio-economico del mio Paese».

Dal richiamo alla Ue, al sostegno a Kiev, passando per la “disinformazione” russa

Al di là dei nostri confini, però. Anzi, «a pochi chilometri da qui – ha rimarcato Mattarella – come ben sappiamo, infuria la brutale guerra di aggressione scatenata contro l’Ucraina dalla Federazione russa. Il recente Vertice del G7, svoltosi nei giorni scorsi a presidenza italiana, ha confermato che la volontà di assistere l’Ucraina non avrà cedimenti né indebolimenti e proseguirà finché necessaria», ha ribadito con veemenza il presidente della Repubblica, al termine dell’incontro a Chisinau con l’omologa della Moldova, Maia Sandu.

Guerra in Ucraina, il discorso di Mattarella in Moldavia: «Intendiamo operare per una pace giusta»

«Nei giorni scorsi – ha ricordato poi il capo dello Stato – si è svolto in Svizzera un vertice per la pace, con la grande partecipazione di numerosi Paesi. Si è trattato di un primo, necessariamente preliminare, comunque importante momento di confronto a livello internazionale. Congiuntamente insieme agli altri Paesi che si sentono vicini all’Ucraina nella resistenza per l’indipendenza, integrità territoriale e sovranità, intendiamo operare per una pace giusta, che rispetti i principi della Carta delle Nazioni Unite e che non sia frutto delle armi e della prepotenza che con le armi si vuole esercitare».

«Assieme alla presidente Sandu – ha quindi ribadito Mattarella – abbiamo riaffermato il nostro fermo sostegno alla integrità e alla indipendenza dell’Ucraina». Peraltro, puntando i riflettori proprio sulla Moldavia, il presidente non ha mancato di rilevare come «da Paese confinante, (quest’ultimo ndr) ha subìto direttamente le conseguenze drammatiche» della guerra in Ucraina. «Dall’impennata dei prezzi energetici all’afflusso di tanti rifugiati ucraini in questo Paese, anche quelli in transito verso l’Unione europea». Chiosando poi sul punto: «Desidero pubblicamente esprimere l’ammirazione della Repubblica italiana per la generosità con cui il popolo moldavo ha accolto i rifugiati ucraini», ha affermato il capo dello Stato.

Ue, Mattarella: «Necessario agire velocemente»

Anche per tutto questo, Mattarella ha poi sottolineato che «completare la comunità europea in senso pieno è un’esigenza storica ineludibile. Quindi l’allargamento va promosso, realizzato, aiutando i Paesi candidati a raggiungere gli standard comunitari velocemente». Pertando, venendo al primo punto enucleato in apertura sul discorso del presidente in Moldavia, non si può non menzionare quanto detto in seguito a proposito. E allora, più in generale, ha ribadito il capo dello Stato, c’è un’esigenza di «velocità» che riguarda i Paesi componenti l’Unione europea e quelli destinati a farne parte. Chiamati quindi ad agire «senza indugio».

Infatti «tutti facciamo esperienza nella vita quotidiana che i problemi nascono velocemente e velocemente vengono sostituiti da altri problemi, quindi ciascuno di questi problemi richiede risposte immediate, tempestive. In un mondo contrassegnato sempre più da grandi soggetti internazionali, se l’Unione europea non è in grado di fornire risposte immediate, tempestive, veloci, i problemi saranno risolti secondo le scelte di altri grandi soggetti internazionali».

Sull’adesione della Moldavia

«Per questo per l’Unione è indispensabile darsi modalità decisionali che consentano di rispondere velocemente ai problemi, perché questi non aspettano i tempi di procedure lente e ritardate». Per Mattarella è perciò «indispensabile completare la dimensione finanziaria» dell’Ue, perché «non può restare incompleta una costruzione economico finanziaria. Così come è indispensabile dar vita realmente e finalmente ad una politica estera comune e di difesa comune, sollecitata particolarmente oggi dall’aggressività della Federazione russa, ma che è sempre stata un’esigenza forte dell’Unione. Adesso moltiplicata nella sua necessità e urgenza ed è finalmente all’ordine del giorno. Questi compiti sono affidati ai vertici che saranno formati nelle prossime settimane e mesi».

Pertanto, venendo in particolare alla Moldavia, al termine dell’incontro a Chisinau con Maia Sandu, il presidente della Repubblica ha rilanciato come, «per valori, per storia, per cultura il futuro della Moldova è all’interno dell’Unione europea» e «l’Italia sostiene con convinzione il percorso di adesione della Moldova all’Unione».

Quel riferimento alla «tempesta disinformazione russa: inaccettabile»

Infine, fa giustamente rumore quel passaggio del discorso di Mattarella che in un punto del suo intervento ha posto l’accento sulla “disinformazione” russa. Anche in Italia, ha detto Mattarella, si registrano «costantemente tentativi di influenza disinformativa da parte russa» che «si intensificano particolarmente nei momenti elettorali. Una diffusa tempesta di disinformazione, di fake news, di falsità, volte tutte a screditare e destabilizzare anche nel nostro Paese», con «iniziative attraverso alcuni siti permanenti, che lo fanno con maggiore cautela ma con evidenza, ma con una molteplicità di siti web che nascono e scompaiono velocemente». «Sono forme di ostilità inaccettabili – ha scandito a chiare lettere il capo dello Stato – che richiederanno, io mi auguro sollecitamente, in sede di comunità internazionale, delle regole di comportamento che riguardino il rispetto degli altri Paesi».

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