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Shengen e il piano Piantedosi: «Dal 2025 frontiere aperte, ma con controlli congiunti»

TRIESTE Si rafforza la collaborazione transfrontaliera tra i Governi di Italia, Slovenia e Croazia in funzione antiterrorismo e per il contrasto al fenomeno dell’immigrazione illegale, con l’obiettivo di guardare oltre rispetto al 18 dicembre, quando scadrà la proroga della sospensione del trattato di Schengen e, se la situazione internazionale lo consentirà, saranno tolti i controlli ai confini ripristinati in ottobre. A quel punto – non subito, ma indicativamente da marzo – scatterà un nuovo modello di presidio del territorio, basato sulle pattuglie miste, di cui si sta già stilando il piano operativo.

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Il vertice trilaterale

Ecco lo scenario prefigurato martedì nel vertice trilaterale che si è tenuto in Prefettura a Gorizia con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e gli omologhi di Slovenia e Croazia, Boštjan Poklukar e Davor Božinovic. «La ripresa della libera circolazione è l’obiettivo a cui tendiamo – così Piantedosi al termine del vertice –, ci piacerebbe che la ripresa accompagnasse un anno importante come il 2025 (l’allusione è a Gorizia - Nova Gorica capitale europea della cultura ndr). I prossimi mesi saranno cruciali da questo punto di vista. Sperimenteremo come sia possibile conciliare sostanziale libera circolazione e controlli, per trasferire poi questa esperienza in iniziative come il rafforzamento dei pattugliamenti congiunti, in modo che quando verrà ripristinata la libera circolazione resti questa collaborazione operativa in eredità».

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«La Slovenia è pronta a partecipare alle pattuglie miste che potranno sostituire i controlli sui nostri confini quando verranno aboliti» ha sottolineato Poklukar, indicando in marzo il mese in cui la fase operativa delle pattuglie miste potrebbe entrare a regime tra Fvg, Slovenia e Croazia.

Piantedosi, in questo senso, ha voluto rimarcare «quanto sia importante e proficuo investire oggi su una governance transfrontaliera. Il nostro è ormai un formato collaudato (quello di ieri era il quarto trilaterale ndr). Attraverso il dialogo si sta sempre più rafforzando la collaborazione tra le nostre forze di polizia, che non riguarda solo il controllo delle frontiere e i temi migratori».

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Stop Shengen, la proroga fino al 18 dicembre

Tornando alla sospensione di Schengen, il ministro ha precisato che la proroga dei controlli alle frontiere tra Fvg e Slovenia per 6 mesi, fino al 18 dicembre, è stata decisa «dopo un’aggiornata valutazione dei rischi e degli scenari, e la stessa cosa ha fatto la Slovenia con la Croazia». Piantedosi ha confermato come ci sia ancora «il timore di transiti che possano incidere sui flussi terroristici, tanto più nell’anno della presidenza italiana del G7».

A proposito dei controlli, il titolare del Viminale ha difeso la decisione di averli reintrodotti, sostenendo anche che i disagi per la popolazione locale nella quotidiana circolazione transfrontaliera sono stati pressoché inesistenti: «Siamo confortati dai dati che confermano la bontà di questa scelta. Il fatto che non sia stata messa sostanzialmente in discussione la libera circolazione dei cittadini italiani, sloveni e croati attraverso i rispettivi confini rappresenta un grande elemento di soddisfazione».

I numeri

Questi i numeri aggiornati da Piantedosi: «Dal 21 ottobre, per la parte italiana, sono stati controllati 422 mila persone e più di 224 mila veicoli. Sono stati 1.800 i cittadini stranieri irregolari rintracciati all’ingresso e respinti. Arrestate 190 persone di cui oltre 90 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina».

«Per l’Italia – ha aggiunto il ministro – l’importante non è respingere queste persone, ma condividere tutto il processo di valutazione che riguarda la Rotta balcanica. Collaboriamo con la Croazia per i controlli sulla frontiera esterna dell’Unione europea. Abbiamo cominciato a ragionare sulla possibilità di estendere il confronto anche con altri Paesi che hanno un ruolo fondamentale. E a Sarajevo, il 28 maggio, abbiamo inaugurato un ufficio del Ministero dell’Interno che lavorerà per il rafforzamento della lotta al traffico migranti, un progetto europeo a guida italiana».

Božinovic, dal canto suo, ha voluto evidenziare anche «i risultati del contrasto ai trafficanti di esseri umani e il contributo al calo dei migranti sulla Rotta balcanica».

Controlli rafforzati in estate: le rassicurazioni

Dal vertice goriziano sono arrivate rassicurazioni sul fatto che i controlli in estate non influiranno negativamente sui flussi di transito turistici tra Fvg, Slovenia e Croazia.

«Abbiamo parlato anche del problema delle file ai confini, ma i controlli saranno mirati e non mi attendo forti picchi, non sarà certo controllata ogni macchina» ha osservato Božinovic riferendosi in particolare alle code che si formano ogni estate nei weekend sul confine tra Slovenia e Croazia.

Sempre restando in tema turismo, Piantedosi ha parlato di un rafforzamento dei controlli in Fvg per l’estate: pianificati «rinforzi estivi nelle principali località turistiche della regione, oltre che per i controlli alla frontiera»

«La Regione ha messo a disposizione, le proprie capacità, quindi la Protezione civile e i suoi strumenti, per incrementare ancora di più le possibilità di controllo dei confini» ha affermato, infine, il governatore Massimiliano Fedriga, ringraziando Piantedosi «per aver adottato provvedimenti efficaci che stanno dando risultati concreti» nel contrasto all’immigrazione illegale .

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