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Il mondo del calcio piange Bruno Tesan.  Giocò in difesa nel Belluno di C

Il mondo del calcio piange Bruno Tesan.  


Giocò in difesa nel Belluno di C

foto da Quotidiani locali

Se ne va un valido protagonista del Belluno promosso in serie C nel 1971, nonché allenatore di diverse formazioni della provincia e provetto ballerino.

È morto Bruno Tesan, il quale avrebbe compiuto 78 anni a dicembre. In poche settimane un male incurabile se l’è portato via, lasciando nel dolore la moglie Silvana Mares, i cognati Marzio ed Enrico, i nipoti Samuel, Tania, Davide, Michele, Alessandro e Barbara e i famigliari tutti.

Friulano d’origine, e più precisamente del comune pordenonese di San Giorgio della Richinvelda, era però cresciuto qui nel capoluogo e con la maglia gialloblù ebbe modo di vivere gli anni d’oro del club di Piazzale della Resistenza. Uno squadrone quello, ma Tesan riuscì a ritagliarsi spazi interessati, dopo essere cresciuto nel vivaio.

Quanto al ruolo, era uno stopper vecchia maniera, forte fisicamente e nel gioco aereo. Un valido ritratto di Tesan lo ha redatto la pagina Facebook denominata “Storia del Calcio Belluno 1905”, vero e proprio archivio storico del mondo gialloblù.

“In sei stagioni con la prima squadra, fra il 1967 e il 1973 – 4 campionati di D e 2 di C – Tesan mise assieme 62 gare, 24 delle quali in serie C, con il record personale di 17 presenze nella stagione 1971-72, la prima successiva alla promozione. Non era un “fuoriclasse” Bruno, piuttosto un indispensabile, affidabile “gregario” che seppe anche vestire i panni del protagonista assoluto. Accadde il pomeriggio del 31 gennaio 1971, al Polisportivo, quando al primo minuto di recupero della partitissima fra i gialloblù e i rivali del Portogruaro, il suo colpo di testa mandò il pallone a superare l’estremo ospite Gregorutti, infilandosi in rete e regalando al Belluno la preziosa vittoria, da cui prese nuovo slancio la scalata alla Serie C”.

Tra gli avversari di quel giorno c’era Ruggero Grion, il quale divenne poi compagno di spogliatoio di Tesan.

«Quanto mi prese simpaticamente in giro negli anni successivi, per quel gol…», ci racconta telefonicamente. «Un bravo ragazzo, non titolare fisso, ma che seppe ritagliarsi minutaggi significativi. Lo avevo ritrovato non molto tempo fa a un pranzo a Caorle, assieme ad altri ex compagni. È sempre un dispiacere, apprendere queste notizie».

L’ultima partita in prima squadra la disputò l’8 aprile 1973, in un Belluno – Legnano 1-4, mentre chiuse poi la carriera da giocatore tra le fila del Limana.

Continuò poi da allenatore, guidando tra le altre Fiori Barp, Sois, Salce, Keralpen Belluno femminile, Domegge e Cornei.

«L’ho avuto come mister un anno, al Fiori Barp», sottolinea Ivano Cassol, presidente provinciale dell’Aiac, l’associazione allenatori. «Ci siamo incontrati poco successivamente, ma ricordo che portava in dote l’esperienza accumulata negli anni da giocatore del Belluno».

L’altra grande passione di Tesan fu il ballo: diverse le partecipazioni a manifestazioni ed eventi assieme alla moglie Silvana, nonché come maestro anche di ballerini e ballerine paralimpiche, in collaborazione tra l’altro con Società Nuova.

I funerali di Bruno si svolgeranno venerdì alle ore 15 alla chiesa Don Bosco. La famiglia invita a preferire ai fiori le offerte all’associazione “Cucchini”. Non manca un ringraziamento al personale di “Casa Tua Due”.

La salma sarà presente per un saluto nella casa del commiato di Via Cappellari oggi e domani dalle 9 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 17.30 e venerdì dalle 9 alle 11.30.

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