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Ancora rincari su biglietti e abbonamenti di treni e bus

IVREA. Aumenti in vista dal prossimo 1 luglio sui treni regionali e sui bus extraurbani. A deciderlo a gennaio scorso è stata l’Agenzia della mobilità piemontese che, per il terzo anno consecutivo, ha varato un rincaro su biglietti e abbonamenti per i pendolari, secondo il principio dell’adeguamento delle tariffe all’inflazione, previsto da una legge regionale del 2013.

L’incremento medio è del 3,59%, ma per sapere con precisione quanto i pendolari della tratta ferroviaria Ivrea-Torino dovranno sborsare bisognerà attendere ancora qualche giorno. Qualche cifra però è già possibile averla. Per esempio un biglietto ferroviario di seconda classe o una corsa su un autobus extraurbano costerà da 10 a 40 centesimi in più a seconda della lunghezza della tratta, un settimanale da 30 centesimi a 1,40 euro in più, un mensile da 1,50 a 5,50 euro in più, un abbonamento annuale da 11,50 a 48 euro in più. Sui bus, gli abbonamenti da 10 mesi per gli studenti avranno un rincaro da 10 a 42,50 euro a seconda dei casi, quelli per gli under 26 sui treni (validi 12 mesi) da 10 a 73,50 euro. Aumenti che si sommano a quelli già deliberati negli ultimi due anni, sempre in base all’inflazione, con ritocchi del 5,45 e del 5,88%.

Nel luglio del 2023 l’aumento sulla tratta ferroviaria non era stato di certo indolore. Gli abbonamenti mensile Ivrea-Torino erano passati da 111 a 118 euro, mentre la corsa singola aveva registrare un rincaro di 40 centesimi, passando da 6,30 a 6,70 euro (+6%). Adeguamenti Istat, avevano fatto sapere dalla Regione Piemonte in quell’occasione, che risentivano dell’inflazione alta, e che soprattutto si sommavano a quelli già applicati nel luglio dello 2022, quando biglietti e abbonamenti sulla linea ferroviaria avevano registrato rincari di poco superiori al 10%.

Ora da lunedì 1 luglio ci sarà un ulteriore rincaro previsto anche per le tratte integrate (treno più bus), per gli abbonamenti Formula con gli annuali che saliranno da un minimo di 14 a un massimo di 38 euro. La Regione sta comunque studiando misure alternative, come annunciato da Cirio in campagna elettorale. Innanzitutto la tessera per far viaggiare gratis gli under 26 sui mezzi pubblici.

La notizia sul rincaro dei costi di biglietti ed abbonamenti ferroviari nelle tratte del Piemonte viene fortemente criticata dal Comitato per la Mobilità Integrata e Sostenibile. «Riteniamo tale provvedimento inappropriato e ingiustificato in quanto non supportato da un servizio efficiente ed adeguato, e che ha suscitato un generale senso di indignazione da parte dei pendolari. L’acquisto di un qualsiasi titolo di viaggio, corsa semplice o abbonamento, determina la stipula di un contratto tra il cliente ed il vettore, che obbliga entrambi a rispettarne i dettami: da una parte il versamento del costo ed il rispetto delle regole di viaggio e dall’altra la corresponsione del servizio alle condizioni, orari e modalità stabilite dall’azienda fonitrice. Riscontriamo purtroppo che queste clausole vengono frequentemente disattese, dagli utenti per mancanza di rispetto dei beni pubblici, e dai vettori, sicuramente la parte contrattuale più forte, in quanto a puntualità, garanzia del servizio, pulizia dei mezzi ed informazioni ai viaggiatori. A questi aggiungiamo l’offerta ancora decimata dai tagli per il Covid, mai tornata alla situazione precedente, unica regione in Italia, con corse mancanti anche su direttrici importanti ed intere aree prive di collegamenti nei fine settimana e nei festivi».

A fronte dell’aumento, non certo indifferente dei biglietti, va detto che il servizio per i pendolari canavesani resta quello di sempre. I treni nelle ore di punta, e non solo, sono strapieni con decine di viaggiatori costretti a stare in piedi. La situazione nelle ultime settimane è migliorata ma solo perché sulla linea in questo periodo non viaggiano più gli studenti. I ritardi però restano e sono quasi all’ordine del giorno. Basta che il treno da Aosta arrivi a Ivrea con appena 10 minuti di ritardo che tra incroci e precedenze, a causa del binario unico tra Aosta e Chivasso, si arriva a Torino con anche 50 minuti di ritardo.

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