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Operaio morto a Marghera, i colleghi in sciopero davanti a Fincantieri

E' stata totale l'adesione dei lavoratori della Sait spa allo sciopero indetto mercoledì 26 giugno dalla Filctem Cgil in seguito alla morte del loro collega Islam Miah, caduto da un trabattello, forse per un malore, e poi deceduto all'ospedale di Mestre. Il presidio si è svolto davanti ai cancelli dello stabilimento Fincantieri di Porto Marghera, dove la Sait opera in subappalto.

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Per Daniele Giordano, segretario della Cgil di Venezia «Le cause del decesso andranno accertate, ma è indubbio che è Islam Miah sia morto mentre era al lavoro. È allo stesso modo indubbio come nel nostro territorio continuino ad esserci migliaia di infortuni, di cui una parte mortali, siano in aumento i casi di malattia professionale che colpiscono in maniera grave le lavoratrici e i lavoratori».

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«Come Cgil esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza alla famiglia di Islam Miah, ai lavoratori Sait e alla comunità bengalese tutta», aggiunge, «Continueremo a rivendicare un radicale cambio di linea nella nostra Regione e nel nostro territorio, dove si continua a mettere davanti il profitto a scapito della tutela della salute e della sicurezza».

«L'adesione allo sciopero», dichiara Davide Stoppa, segretario veneziano della Filctem, «è stata totale, a dimostrazione di come il tema della tutela della salute e sicurezza sia molto sentito tra i lavoratori. Continueremo a batterci perché in tutti gli appalti di Fincantieri venga messa al primo posto la tutela della salute e della sicurezza per i lavoratori».

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