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I monaci tibetani al castello Dal Verme dal vivo realizzeranno un “mandala”

I monaci tibetani al castello Dal Verme dal vivo realizzeranno un “mandala”

foto da Quotidiani locali

ZAVATTARELLO. I monaci tibetani del monastero di Sera Jey, nel sud dell’India, ospiti per tre giorni, da venerdì 28 a domenica 30 giugno, del castello Dal Verme. L’evento «Un mandala per Zavattarello» è organizzato dalla Pro Loco, con il patrocinio del Comune e in collaborazione con l’Istituto studi di buddhismo tibetano Ghe Pei Ling di Milano. «Il mandala – spiega Simona Gatto – è la massima espressione artistica della cultura tibetana: su un piano orizzontale viene riprodotta dal vivo la dimora di un buddha, realizzata con sabbie colorate depositate grazie all’utilizzo di cannucce di ottone».

Un lavoro delicato, paziente e meticoloso, granello di sabbia dopo granello di sabbia. «Realizzare un mandala è anche una forma di meditazione. Una volta ultimato, viene dissolto per dimostrare l’impermanenza delle cose». I monaci tibetani sono testimoni e interpreti di un mondo e di una cultura perseguitati e minacciati di estinzione dall’egemonia cinese.

Il gruppo ospite di Zavattarello, esule dal proprio paese, ha ricreato sull’altopiano di Sera Jey un’università monastica buddista, nello stile di quelle messe al bando dalle autorità di Pechino. Sera Jey in origine era a Lhasa, capitale del Tibet: fondata nel 1419, è stata parzialmente distrutta negli anni Cinquanta dello scorso secolo, durante la rivolta repressa nel sangue dall’esercito cinese. E’ stata poi ricostruita nell’India meridionale e oggi ospita oltre tremila monaci, impegnati a tutelare e mantenere viva una tradizione plurimillenaria. Il loro incontro con il castello Dal Verme e le sue radici antichissime ha un che di magico e di simbolico.

Oltre alla realizzazione “in diretta” del mandala, nelle tre giornate tibetane di Zavattarello si potrà visitare la mostra fotografica «I volti del Tibet», a cura di Gemma Randelli; sarà inoltre allestito un mercatino di prodotti artigianali realizzati dai profughi tibetani, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla comunità di Sera Jey, a sostegno della sua missione in difesa dell’unicità tibetana. Ingresso libero (a pagamento le visite guidate al maniero medievale, in programma sabato e domenica). Non solo. I più piccoli, in una sala del castello, potranno porre direttamente domande sul mandala e assistere alla proiezione di un cartone animato sulla vita del Buddha e «avere così la possibilità di conoscere cose nuove e stimolanti, sia dal punto di vista spirituale che artistico».

Gli orari

Ecco gli orari del «Mandala per Zavattarello». Venerdì: apertura sale del castello dalle 14 alle 19; alle 14 cerimonia di purificazione, preparazione ed esecuzione del mandala; mostra e mercatino di prodotti artigianali. Sabato: apertura sale del castello dalle 11 alle 19; esecuzione del mandala dal vivo, mostra e mercatino. Domenica: apertura sale del castello dalle 11 alle 19; alle 17 cerimonia di purificazione, mostra e mercatino. —

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