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JuVaughn Harrison si salva: quarto ai Trials, ma sarà alle Olimpiadi. Tamberi ritrova un grande rivale, McEwen vince

I Trials statunitensi sono rinomati per la loro brutalità: i primi tre guadagnano il diritto di rappresentare gli USA alle Olimpiadi, tutti gli altri si devono accontentare di guardare i Giochi davanti al televisore come i comuni mortali. Un diktat che non ammette appelli: o sei tra i primi tre oppure addio cinque cerchi, altri risultati e il palmares non vengono presi in considerazione. Anche grandi nomi ci hanno lasciato le penne nel recente passato e anche quest’anno (basti pensare a Christian Coleman e ad Athing Mu).

C’è però un paletto a cui bisogna sottostare, ovvero essere in possesso del minimo richiesto dal CIO o rientrare nelle posizioni utili per l’ammissione all’evento attraverso il ranking stilato da World Athletics. Proprio a questo regolamento si affida JuVaughn Harrison: il ribattezzato Mr Jump ha chiuso al quarto posto la gara di salto in alto a Eugene, ma due atleti che lo hanno preceduto, ovvero Caleb Snowden e Tyus Wilson, non sono in possesso del minimo (2.33) e sono troppo attardati nella graduatoria internazionale.

Il fuoriclasse americano può tirare un sospiro di sollievo e per il rotto della cuffia sarà alle Olimpiadi di Parigi 2024, pronto a fronteggiare il nostro Gianmarco Tamberi. Stiamo infatti parlando di uno dei grandi rivali del fuoriclasse marchigiano, capace di impensierirlo fino all’ultimo ai Mondiali 2023 e conquistando l’argento alle spalle del nostro portacolori. Il 25enne, che lo scorso 20 aprile era volato a 2.34 metri (terza prestazione mondiale stagionale), è incappato nella classica serata no: dopo un 2.21 di ingresso, ha commesso un errore a 2.24 e poi tre clamorosi nulli a 2.27 uscendo di gara.

Tyus Wilson aveva superato 2.24 al primo assalto prima di bloccarsi a 2.27 e dunque lo precede. Caleb Snowden ha valicato 2.27 alla terza prova (personale), Shelby McEwen ha invece vinto la gara con un percorso netto fino a 2.30 (poi ha tentato il 2.36). McEwen era già in possesso degli standard richiesti (2.33 il 10 febbraio, quarta prestazione mondiale dell’anno) e volerà in Francia, Snowden e Wilson no e dunque rimarranno a casa mentre Harrison si salva.

Gianmarco Tamberi dovrà fare i conti con l’estroso saltatore d’oltreoceano, che sarà uno dei suoi più agguerriti rivali nella corsa verso il secondo oro a cinque cerchi consecutivo. Il Campione Olimpico e Campione del Mondo, fresco di trionfo agli Europei con il mondiale stagionale di 2.37 metri, incrocerà anche il suo grande amico qatarino Mutaz Essa-Barshim, il neozelandese Hamish Kerr, il sudcorano Sanghyeok Woo.

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