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Treviso, investito e ucciso 12 giorni fa: nessuno ha reclamato la salma

Dino Calzavara. Ci sono voluti tre giorni per collegare questo nome alla vittima dell’incidente stradale di viale Europa del 19 giugno scorso. Ma l’indagine non è finita. Da dieci giorni la polizia locale e uffici dell’anagrafe civile di Treviso stanno cercando invano qualche familiare dell’ottantenne, la cui salma da 12 giorni è depositata senza riferimenti all’obitorio di Treviso.

Calzavara viveva solo in via San Liberale, a pochi passi dal luogo dell'incidente dove ha perso la vita. Per identificarlo è stata fondamentale la segnalazione arrivata al comando d polizia locale di un amico, ottantenne, che no aveva più visto da alcuni giorni l’amico, e quella bicicletta da uomo, portata via dagli agenti della locale dopo i rilievi sul drammatico incidente.

Sembrava che il giallo si fosse chiuso, e che il dramma potesse lasciare spazio al lutto. Ma Dino Calzavara non è stato ancora pianto da nessuno. Per lui nessun funerale fissato, nessuna sepoltura, perché non aveva parenti prossimi.

Gli agenti della locale pensavano che qualcuno si sarebbe fatto vivo, ma dopo dieci giorni alle porte del Comando o a quelle dell’obitorio non si è rivolto nessuno. Calzavara non aveva familiari vicini, figli o fratelli a cui fare riferimento.

Viveva solo perché, di fatto, era solo. Di qui una vera caccia tra alberi genealogici, registri civici, comuni diversi in Italia dove rintracciare possibili parenti anche di terzo grado. Una pista porta anche a Rieti, dove risiederebbe la figlia di una cugina, ma rintracciarla non è facile, e nel frattempo si cercano altre linee familiari utili.

«Stiamo lavorando con gli uffici» ammette il comandante della polizia locale Andrea Gallo, «senza sosta, ma ad oggi purtroppo senza risultai». Fino a quando la caccia no darà i suoi frutti, Calzavara non potrà avere alcuna funzione di addio, né una sepoltura.

A lanciare un appello a fare quanto possibile per dare giusta sepoltura all’ottantenne è stata in consiglio comunale anche il consigliere Pd Antonella Tocchetto, che conosceva Calzavara perché amico e collega della madre. «Sono disponibile a impegnarmi in prima persona, se servirà, perché il dramma di Dino possa avere una giusta conclusione» ha detto. Ma nel frattempo si continua a cercare in tutta Italia qualcuno che reclami il suo familiare e si faccia carico di organizzarne il funerale.

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