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Delser, sotto canestro la pista porta alla polacca Szajtauer

La Delser guarda all’Europa, alla ricerca della ciliegina per la sua torta. La squadra è fatta per il 90%, l’ultimo innesto di mercato sarà una straniera per allungare il reparto lunghe, vista la sosta forzata di Lydie Katshitshi.

I dirigenti bianconeri stanno sondando il mercato per portare a Udine un centro da affiancare a Adele Cancelli e alla nuova arrivata Carlotta Gianolla. Il nome in cima alle preferenze è quello della polacca Magdalena Szajtauer, ala-pivot di 191 centimetri classe 1995. Nell’ultima stagione Szajtauer ha vestito la divisa delle portoghesi del Gdessa, con cui ha disputato il massimo campionato lusitano (con 5 punti e 7,4 rimbalzi di media) e l’Eurocup. Occhio però alla concorrenza: la giocatrice polacca piace anche a Giussano, alla ricerca del centro titolare.

Il piano B delle Women Apu porta direttamente alla francese Alexandrine Obouh-Fegue. Pivot di 193 centimetri classe 1997, è reduce da due campionati di altissimo livello a Firenze e a Roseto (14 punti e 15 rimbalzi di media nell’ultima serie A2).

Il rinnovo con la squadra abruzzese sembrava cosa fatta, invece al momento pare che ci sia una fase di standby e Udine potrebbe approfondire l’interesse qualora non dovesse arrivare alla polacca Szajtauer.

Un altro profilo seguito con interesse è quello della svedese Amanda Okodugha, ala-pivot classe 1988 che nell’ultima stagione ha giocato nel campionato lituano con il Neptunas.

Origini nigeriane, Okodugha è una lunga molto dinamica, capace di abbinare buona mano al tiro e grande energia a rimbalzo.

Mentre Udine pensa a chiudere la squadra per la serie A2, in A1 si cerca di colmare il vuoto lasciato dalla rinuncia della Virtus Bologna. La Lega Basket Femminile sarebbe in pressing su alcuni imprenditori felsinei per investire su una nuova squadra, che avrebbe i colori rossoblù e le due torri nello stemma, per smarcarsi dal dualismo cittadino e coinvolgere nel progetto anche l’ambiente fortitudino.

Il tempo però stringe, serve il semaforo verde entro l’assemblea di Lega del 5 luglio. I costi dell'operazione, secondo i media bolognesi, sarebbero di circa 600 mila euro.

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