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Rapina due donne a Trieste spezzando la collana con un tronchese, poi la fuga in auto

TRIESTE. Le ha colte di sorpresa, alle spalle, puntando alla collana che portavano al collo. Poi ha afferrato il gioiello, tentando di strapparlo usando anche un tronchese. Vittime due signore triestine, che nella mattinata di sabato scorso, la prima in via Combi e la seconda in via Guido Reni, stavano andando a fare la spesa.

In un caso il rapinatore è riuscito a rubare il prezioso, mentre nell’altro è scappato perché l’anziana aggredita è caduta rovinosamente a terra e, urlando, ha fatto desistere il malvivente. Sui due episodi indagano i carabinieri, che stanno acquisendo le immagini delle telecamere della zona.

Andiamo con ordine. Lo scorso sabato, poco dopo le 9, un’anziana triestina stava percorrendo via Colautti nel rione di San Vito, intenta ad andare a sbrigare alcune commissioni. Poco prima dell’incrocio con via Combi, d’improvviso, senza aver avuto in precedenza la sensazione di essere pedinata o osservata, si è sentita afferrare al collo con forza, da un uomo che ha tentato di strapparle la collana. La donna ha perso l’equilibrio ed è caduta. Chiedendo aiuto, ha attirato l’attenzione di altri passanti e di chi lavora nelle attività commerciali della zona. Una reazione che ha spinto il malvivente a desistere e a darsi alla fuga senza il bottino.

Alcuni testimoni sono riusciti a scorgere il malvivente mentre scappava. La descrizione, in questo caso, racconta di un uomo dalla pelle scura. Il punto preciso dove si è registrato il tentativo di rapina non è coperto da telecamere, ma le vie accanto dispongono di alcuni dispositivi di videosorveglianza, dei quali i carabinieri – che sono intervenuti sul posto e hanno poi raccolto la denuncia – hanno già chiesto di acquisire le immagini.

Nelle stessa giornata, pochi minuti dopo, alle 9.30, una residente di San Vito, scesa dalla scalinata di piazza Carlo Alberto e diretta al punto vendita della Lidl, è stata allo stesso modo aggredita alle spalle mentre stava per entrare nel parcheggio del discount, che conduce all’area vendita.

«Mi sono sentita prendere alle spalle – testimonia la malcapitata – e poi il rapinatore con un tronchese ha tagliato la mia collana, un ricordo che portavo al collo da tanti anni, scappando con il gioiello verso la scalinata e verso la piazza Carlo Alberto». La donna ha iniziato a urlare, «tanto da attirare l’attenzione di una residente di via Reni – racconta – che dal terrazzo ha visto poi l’uomo scappare e salire in un’automobile grigia che lo attendeva con il motore acceso».

Quindi, il rapinatore aveva un complice. «Io ho un ricordo confuso – ammette – di una persona dalla pelle chiara, mentre chi lo ha visto scappare parla di una persone dalla pelle scura. I carabinieri mi hanno confortata e hanno raccolto la mia denuncia». La vittima non si capacita del fatto che «scendendo la scalinata mi guardavo intorno, sono sempre accorta perché anche al mattino quella via è poco frequentata e con le notizie che si leggono sul giornale è bene stare attenti». L’uomo, usando il tronchese, «mi ha anche procurato un profondo graffio – riferisce la vittima – ma alla fine di questa vicenda, nel male, mi ritengo fortunata, perché sono ancora viva: con quel tronchese poteva finire malissimo». Due colpi in meno di un’ora, quindi, con uno dei malviventi che mette a segno la rapina, e l’altro lo attende in macchina per assicurargli la fuga.

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