Operazione antimafia ad Aprilia, 25 arresti: c’è anche il sindaco di centrodestra Principi. “Associazione per estorsioni e reati contro pa”

Il primo cittadino, eletto a maggio del 2023, è finito ai domiciliari. In base a quanto ricostruito dalle indagini, nella città pontina e e nei comuni vicini agiva un'organizzazione che si avvaleva della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà per commettere più delitti, tra cui traffico di droga, reati contro la pubblica amministrazione, estorsione aggravata, rapina, lesioni e minacce

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C’è anche il sindaco del comune di Aprilia, Lanfranco Principi, tra le 25 persone raggiunte da misure cautelari durante una maxi operazione antimafia in provincia di Latina, condotta dalla Direzione investigativa antimafia con il supporto dei carabinieri. Le accuse che sono valse gli arresti domiciliari al primo cittadino, eletto a maggio del 2023 con il sostegno del centrodestra dopo una lunga permanenza in Consiglio comunale, riguardano reati contro la pubblica amministrazione e ostacolo al libero esercizio del voto. Principi, di professione consulente del lavoro, aveva uno studio professionale a Latina ed è stato presidente del Consiglio provinciale dell’Ordine dei consulenti del lavoro. Nella scorsa consiliatura è stato vice dell’ex sindaco Antonio Terra.

Altre persone sottoposte alle misure, disposte dal gip di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, sono accusate di far parte di un’associazione mafiosa radicata nella città pontina. in base a quanto ricostruito dalle indagini – avviate a marzo del 2018 – ad Aprilia e nei comuni vicini agiva infatti un’organizzazione che si avvaleva della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà per commettere più delitti, tra cui traffico di droga, reati contro la pubblica amministrazione, estorsione aggravata, rapina, lesioni e minacce, utili a i imporsi sul territorio e ottenere il sostentamento di affiliati detenuti. È stata inoltre riscontrata l’attività di usura e di esercizio abusivo dell’attività finanziaria nei confronti di commercianti e imprenditori della cittadina per grosse somme di denaro e con l’imposizione di tassi usurari.

Tra le accuse anche la detenzione e il porto abusivo d’armi utili alla consumazione dei reati fine e al mantenimento del controllo del territorio, nonché a ribadire la superiorità del sodalizio. Secondo l’accusa, inoltre, l’organizzazione si proponeva di acquisire in modo diretto e indiretto la gestione e il controllo di attività economiche, appalti e servizi pubblici e di ostacolare il libero esercizio del voto. Oltre alle misure cautelari personali il gip ha disposto anche misure cautelari reali: sono state eseguite numerose perquisizioni.

“L’operazione che ha portato al fermo di 25 persone ad Aprilia dimostra quanto sia pervasivo, pericoloso e diffuso il fenomeno mafioso all’interno della cosa pubblica”, afferma in una nota la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, la deputata di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo. “Un plauso alla Dda di Roma, alla Dia e all’Arma dei Carabinieri per il lavoro, svolto che ci offre uno spaccato criminale preoccupante del territorio alle porte di Roma e in quello pontino. La Commissione Antimafia, come sempre, sta procedendo alla richiesta formale per l’acquisizione degli atti dell’inchiesta”, informa.

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