World News

Caso Tiveron, un anno e 8 mesi al professor Montisci 

Assolto per il reato di depistaggio; condannato per favoreggiamento con la riduzione della pena a un anno e otto mesi. È la sentenza della Corte d’appello di Venezia (presidente il giudice Cristina Cavaggion), chiamata a giudicare il professor Massimo Montisci, finito sotto inchiesta e poi sul banco degli imputati perché in qualità di consulente della procura padovana nella sua relazione finale, in seguito all’autopsia sul 70enne immobiliarista di Padova Cesare Tiveron, avrebbe attribuito la morte di quest’ultimo non all’impatto con una macchina ma a una dissecazione aortica, ovvero una lesione dell’aorta di natura patologica avvenuta qualche istante prima dell’incidente.

L'incidente

La macchina era quella condotta da Giorgio Angelo Faccini, dipendente della Regione (ora in pensione) e autista di Domenico Mantoan, allora segretario generale della Sanità del Veneto, passeggero a bordo della vettura di servizio che, uscendo dallo Iov e imboccando via Gattamelata a sinistra in violazione dell’obbligo di svolta a destra, aveva bloccato la strada a Tiveron alla guida del suo scooter.

Era il 13 settembre 2016.

In Appello

Anche in appello la pubblica accusa è stata sostenuta dal pm Sergio Dini della procura di Padova, che aveva coordinato l’indagine: il magistrato aveva insistito sul fatto che il medico legale, per “volontà di compiacere“, sarebbe arrivato a quelle conclusioni con l’obiettivo di salvare l’autista Faccin (quest’ultimo ha poi patteggiato un anno e due mesi per omicidio colposo).

La difesa – il penalista Emanuele Fragasso – aveva impugnato la condanna in primo grado a due anni pronunciata dal giudice Mariella Fino: in quel processo il reato di favoreggiamento era stato assorbito nel depistaggio, mentre nel secondo grado la difesa ha sollecitato una distinta valutazione fra i due reati. Un punto di vista accolto tanto che per il depistaggio il professor Montisci è stato assolto. In aula la difesa ha smentito punto su punto la tesi dell’accusa, sostenendo l’assoluta correttezza del docente universitario nello svolgimento della consulenza medico-legale che aveva individuato in una patologia cardiaca la causa del decesso.

Tuttavia una perizia nel corso dell’indagine aveva concluso diversamente attribuendo la morte di Tiveron (e quindi la lesione interna) all’impatto tra motociclista e l’auto. Una linea condivisa da procura e finora dai giudici. Alla difesa ora resta il ricorso per Cassazione. —

Читайте на 123ru.net