E’ di Stanka Mokole il corpo senza vita trovato in una zona boschiva tra Samatorza e Bristie
SGONICO. Il corpo senza vita di Stanka Mokole è stato rinvenuto mercoledì sera lungo un sentiero nella zona boschiva tra Samatorza e Bristie. La 69enne, che risiedeva a Sales e soffriva di Alzheimer, era scomparsa il 17 giugno scorso, allontanandosi dalla sua abitazione.
A trovarla un residente della zona
A scorgere la donna è stato un residente della zona, che dopocena stava passeggiando, da solo, in quell’area dalla fitta vegetazione. L’uomo ha capito subito che si potesse trattare della 69enne scomparsa ormai da settimane. Le ricerche avevano coinvolto anche molti residenti di Sgonico che conoscevano bene Stanka. Quella scomparsa era entrata nel cuore di molti.
Privo, in quel momento, del telefono cellulare, l’uomo è tornato rapidamente a casa per avvertire il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e il personale del soccorso alpino, utile a recuperare il cadavere finito in un punto abbastanza impervio.
Corpo in stato di decomposizione
Il corpo era in avanzato stato di decomposizione, ma alcuni dettagli, come i vestiti, hanno dato conferma si trattasse proprio di Stanka. La famiglia della donna è subito stata avvisata. Il sindaco di Sgonico Monica Hrovatin – che in precedenza aveva espresso gratitudine per quanti si erano adoperati nelle ricerche – fin dai primi minuti dopo il ritrovamento del corpo non ha avuto molti dubbi sull’identità, «anche perché – ha constatato – nella nostra zona non risulta scomparsa nessuna altra donna».
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Nessuna violenza
Il cadavere è stato esaminato dal medico legale intervenuto anche sul posto, e da una prima ispezione esterna non sono stati riscontrati segni di violenza.
La 69enne era stata vista per l’ultima volta nella serata del 16 giugno, sulla strada che unisce Sales a Precenico. Le ricerche sono partite rapidamente. La zona, le aree boschive più impervie, erano state ispezionate alzando in volo anche un elicottero dei vigili del fuoco e dei droni: ma di Stanka non era stata trovata traccia. E dopo quattro giorni, anche dopo una valutazione sul tavolo delle ricerche coordinato alla Prefettura, in assenza di nuovi elementi, le ricerche erano state sospese. La ricostruzione più probabile è che la donna, uscita di casa, si sia indirizzata verso qualche sentiero e che poi, camminando, con il calare del buio, confusa, non sia più riuscita a trovare la strada del ritorno. E vagando nel bosco sia scivolata in quel punto impervio, senza riuscire a risalire.
Conosciuta e apprezzata in tutto l’altipiano
Stanka era molto conosciuta e apprezzata su tutto l’altipiano, perché era stata a lungo impegnata sia sul fronte politico, nelle file di Rifondazione comunista, sia negli uffici dei patronati della Cgil, dove compilava le dichiarazioni dei redditi di centinaia di persone.
Non si trova ancora Makarovic
Resta ancora inserito tra le persone scomparse invece Bruno Makarovic, l’86enne uscito il 12 giugno scorso dalla casa di riposo Santa Chiara di via Maovaz, a Borgo San Sergio, senza farvi più ritorno. Per giorni le ricerche hanno scandagliato il rione. Non è stata esclusa neppure l’ipotesi che l’anziano sia salito su un autobus e abbia così raggiunto un’altra zona della città. Ma dopo oltre tre settimane dalla sua scomparsa, l’ipotesi che anche i familiari reputano ormai probabile, è che Bruno sia stato inghiottito dalla fitta area boschiva dietro alla casa di riposo e che si spinge fino ai piedi di Cattinara. Sebbene l’area sia stata battuta anche con i cani molecolari.