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Wimbledon, Flavio Cobolli: “Non riuscire a rispondere mi ha reso molto nervoso”

Il tennista romano rivela: “Il mio team era contento avessi perso perché l’atteggiamento non meritava la vittoria”

Alla fine, è arrivata una sconfitta per Flavio Cobolli nell’estenuante match contro Alejandro Tabilo. Sono mancati cinque minuti alle 4 ore complessive nella sfida del secondo turno tra il tennista azzurro e il cileno, reduce dal successo al Mallorca Championships. Cobolli aveva rimontato i primi due set, entrambi persi al tiebreak, portando la sfida al quinto dove in apertura ha vanificato tre palle break per spostare l’inerzia dalla sua parte.

Subito una panoramica completa per l’italiano: “Un po’ mi rode, difficile parlarne. Partiamo dalla fine: appena sono arrivato in palestra nessuno mi ha fatto i complimenti, quindi, c’è subito stata questa mia perplessità guardando il team. Mi hanno detto che sono contenti che abbia perso perché ci sono margini di miglioramento soprattutto a livello comportamentale. Secondo loro con un atteggiamento diverso il risultato sarebbe stato differente. Approvo anche io, lo capisco, mi dispiace per il risultato, io ce la metto sempre tutta. Delle volte non mi controllo, sono molto istintivo, faccio ciò che mi passa per la testa. Credo di aver fatto una buona partita a livello di gioco. A parte i big, lui è il più in forma del circuito. Ribaltarla sarebbe stato molto bello quindi un po’ mi rode, ma come mi ha detto il team c’è tanto da migliorare e sono pronto a farlo”

Di positivo c’è sicuramente l’ottimo servizio mentre di negativo la risposta, pochissimi i punti portati a casa in particolare nei set iniziali: “L’unica cosa che è andata abbastanza male è la risposta nei primi due set. Non sono riuscito a trovarla sia perché lui è un mancino e dunque non leggevo bene il servizio, sia per il tanto vento. Era complicato oggi giocare. Il servizio invece lo sentivo molto bene, ero molto sicuro, su questo sono soddisfatto e il team ha avuto la stessa impressione. La percentuale precisa non la so, ma credo di aver fatto una buona partita al servizio e questo mi aiuta nelle partite che dovrò affrontare”

Qualche mese fa, il 25 aprile, Cobolli aveva battuta proprio Tabilo a Madrid: “Sulla terra quando ci ho giocato sono riuscito subito all’inizio del secondo a metterlo in difficoltà sin dai primi game e da lì è calato (Cobolli ha vinto 5-7 6-4 6-4, ndr). Oggi sapevo che sarebbe girato tutto dalla risposta, mi sono detto di restare concentrato per farcela, alla fine è stato così. Appena sono riuscito a leggere il servizio lui è sceso un po’ e sono riuscito ad andare sopra. Ero pronto a cogliere questa occasione, mi dava molto fastidio non saper rispondere, sono un giocatore che ama farlo e non riuscirci per due set è stato quello che ha fatto scattare il nervosismo. Credo sia stata una partita un po’ così per il mio livello, molto bassa di atteggiamento. Mi è anche detto male nelle palle break nel quinto con delle seconde clamorose, secondo me se andavo di un break avanti non so quante possibilità c’erano di perdere”

Sul suo punto debole: “La mia volée è una delle peggiori del torneo, è il mio più grande difetto, a rete ci vado solo se sono sicuro di fare il punto. Soprattutto oggi con il vento non ci sono riuscito, mi fossilizzo sul gioco della parte sinistra del campo. Se avessi avuto un destro forse oggi con gli stessi colpi sarei andato il triplo delle volte a rete. Il rovescio è uno dei colpi più importanti, basti vedere Djokovoic come l’ha fatto diventare un colpo a sorpresa. È probabilmente il più difficile da fondocampo”

Infine, i prossimi appuntamenti: “Andrò a Umago e ad Amburgo dove farò il doppio con Luciano Darderi. Poi inizio in America per un mese e mezzo tra Washington, Montreal, Cincinnati, una settimana di allenamento e poi US Open”

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