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L’ex Belluno Comi sarà il vice di Zanini.  «Dolomiti ambiziosa con un bel progetto»

Quant’è piccolo il mondo. Passato senza lasciare chissà quali tracce nell’attacco del Belluno 2019-2020, con una sola rete all’attivo su rigore nella trasferta di Caldiero Terme, ora Alessandro Comi fa ritorno in provincia.

Del tutto diverso però il ruolo, perché a lui la Dolomiti Bellunesi ha affidato l’incarico di vice allenatore. Affiancherà dunque il tecnico Nicola Zanini, prendendo il posto di Diego Bistore che aveva salutato a fine stagione.

Nel frattempo, è ufficiale l’ingaggio di Abdul Yabrè da parte del Cjarlins Muzane, mentre da ambienti vicini al portiere Julius Virvilas non filtra chissà quanto ottimismo sulla sua permanenza. Tra pochi giorni sarà invece ufficializzato l’innesto dell’esterno fuoriquota Mattia Parlato.

AMBIZIONI

34enne originario di Garbagnate Milanese, Comi ha da poco archiviato una carriera da attaccante, scandita da un’ottantina di reti e oltre 300 presenze, con tanta serie D e tre annate in C, fra Legnano e Pro Patria.

Un anno fa, la scelta di appendere gli scarpini al fatidico chiodo e di intraprendere un nuovo percorso da tecnico.

La sua prima esperienza? A Genova, sponda Sampdoria, dove era il collaboratore tecnico di David Sassarini nella formazione Primavera.

«Sono felice di essere alla Dolomiti Bellunesi. Le molle decisive sono state essenzialmente due: la chiamata del direttore dell’area tecnica Simone Bertagno e il confronto con mister Zanini. Qui trovo un bel progetto, nonché una società ambiziosa come lo sono anch’io».

Il neo vice allenatore si è già interfacciato quindi con la guida tecnica.

«Mi ha subito incuriosito e colpito come persona. In più, vanta un passato di rilievo da giocatore: non vedo l’ora di toccare con mano la sua gestione del gruppo e in termini di rapporti».

METODO

L’esperienza in blucerchiato alla Samp si è rivelata preziosa.

«Soprattutto a livello formativo», puntualizza Comi. «Mister Sassarini mi ha dato un’impronta precisa, oltre che un metodo, facendomi capire diversi aspetti che coinvolgono il collettivo e di cui tener conto. In più, ho avuto l’opportunità di conoscere professionisti del calibro di Nicola Legrottaglie e Andrea Pirlo».

Comi è un allenatore “in itinere”, ma parte già da un’ottima base.

«Sono prima di tutto una persona entusiasta ed empatica, oltre che un gran lavoratore. Dal punto di vista tecnico, ho le mie idee, maturate in virtù delle esperienze vissute da calciatore. In generale, darò il massimo per far sì che il mio contributo possa essere utile allo staff e alla squadra, ma anche per rafforzare ulteriormente la coesione del gruppo. E le connessioni dell’intero ambiente».

MERCATO

Sul fronte mercato, ieri il Cjarlins Muzane ha ufficializzato l’innesto di Abdul Yabrè. Il mediano saluta dunque la Dolomiti dopo la più sfortunata delle esperienze: solo quattro presenze tra campionato e Coppa Italia, complice l’infortunio a pochi minuti dal calcio d’inizio della seconda giornata contro la Virtus Bolzano. In chiave portiere, sembra più lontana la permanenza del portiere Virvilas complice la volontà del giocatore: rimane in ogni caso una situazione da monitorare. Infine, solo da ufficializzare l’innesto dell’interessante esterno classe 2005 Mattia Parlato.

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