World News

La Galleria rifugio di Monfalcone torna alle origini:  ingresso visibile. «A Natale il tunnel»

MONFALCONE L’ingresso è visibile, in piazza della Repubblica, dietro le transenne del cantiere in corso che ha recuperato l’entrata originaria della Galleria rifugio.

Già di primo acchito, Salita Granatieri restituisce la memoria del tunnel che si addentra nel Carso lungo 270 metri per approdare all’uscita sulla Rocca. La galleria antiaerea sarà visitabile entro Natale, ha affermato ieri il sindaco Anna Maria Cisint, nell’ambito di una mattinata dedicata alla verifica dello stato dei lavori nei cantieri aperti in città.

[[ge:gnn:ilpiccolo:14451400]]

La tappa in Salita Granatieri è stata l’ultima del sopralluogo, accompagnata dai dirigenti Enrico Englaro e Andrea Ceschia, e dal progettista e direttore dei lavori della galleria Roberto Mattarelli.

Ingresso originale restituito nel cuore del centro, quindi, anche avvalendosi delle mappature e della documentazione storica per individuarne l’esatta collocazione. Il tunnel antiaereo, all’epoca affacciato su piazza Littorio, fu chiuso a seguito della tragedia che, appena finita la guerra il 24 agosto 1945, costò la vita a una decina di persone, oltre a generare una serie di feriti, a causa della deflagrazione provocata al suo interno dall’addentrarsi delle persone per smontare le munizioni ancora presenti e recuperare ottone e rame da vendere ai ferrivecchi.

[[ge:gnn:ilpiccolo:14451399]]

A quasi 80 anni l’ingresso sta insomma prendendo forma. Poco oltre le travi di legno la fanno da padrone nel puntellare la volta del primo tratto di percorso che poi si piega ad angolo, disegnando una “L” per raccordarsi con la galleria vera e propria, che fu anche sede dell’ospedale per malati e feriti. Dopo il consolidamento si procederà agli allestimenti interni, con la posa di 26 sagome, a raccontare la quotidianità messa sotto scacco dalle bombe, e vari pannelli espositivi.

Il sindaco ieri ha tradotto i suoi sette anni di mandato nel settore, avocato a sé, dei Lavori pubblici in termini numerici: rispetto ai 110 milioni di finanziamenti, circa 60 sono stati spesi per la realizzazione di 130 opere pubbliche. Ne restano da completare 38. Quantificazioni per le quali ha osservato: «Mantenere la puntualità delle tempistiche permette anche di accedere a ulteriori finanziamenti». Intanto il colpo d’occhio su Salita Granatieri riporta al secondo conflitto vissuto dai monfalconesi, al tunnel, costruito nel 1943 “a mani nude”, per offrire protezione alla popolazione. Il quadro economico è di 810 mila euro, allestimenti compresi. La galleria - larga sei metri e alta cinque, snodandosi “a gomito” sotto la ferrovia, prima di sfociare a ridosso della Salita la Rocca - diventerà così il “museo naturale” di quelle drammatiche pagine di storia cittadina.

«Il recupero dell’ingresso originario è stato l’intervento più complesso e delicato che abbiamo dovuto affrontare – ha osservato il direttore dei lavori Mattarelli –. Il “buco” era chiuso da un tappeto di massi rispetto ai quali è stata realizzata la gradinata di Salita Granatieri. Ultimata la calotta, eseguite la pulizia e la messa in sicurezza ai fini della bonifica bellica, una volta completato il consolidamento si proseguirà lungo il percorso ponendo attenzione anche alle percolazioni. Il tunnel infatti è come una grotta». Tra le verifiche è rientrata la valutazione della qualità dell’aria e la ventilazione, a effetto camino, è costantemente rinfrescata.

Apertura a Natale, dice dunque Cisint. Le visite guidate, andata e ritorno, in un primo momento saranno a ingresso gratuito, ma l’idea prospettata dal sindaco è quella di far rientrare il prezioso patrimonio storico nel contesto di un’offerta complessiva con biglietto unico.

«Abbiamo fortemente sostenuto il progetto di riapertura della Galleria rifugio perché vogliamo restituire ai monfalconesi un pezzo della storia della nostra città attraverso un viaggio all’interno di spazi intrisi del nostro passato che porti i visitatori ad affrontare un’esperienza quanto più possibile autentica e fedele alla realtà», osserva ancora Cisint: «Siamo entrati nel vivo dell’ultima fase dei lavori, che porterà alla realizzazione dei muri laterali dell’ingresso lungo la gradinata, allo sminamento, all’avvio delle lavorazioni di consolidamento interno della galleria e alle finiture del portone di ingresso e della corsia del percorso museale. Dopodiché verranno effettuati gli allestimenti museali affidati alla ditta Ett S.p.A., su progettazione del Ccm con il coordinamento del settore Cultura del Comune di Monfalcone».

Читайте на 123ru.net