Wimbledon, Sinner sbriga la formalità Kecmanovic e avanza agli ottavi con autorità
Dopo due match diventati complicati per un motivo o per un altro, Jannik Sinner finalmente può respirare a Wimbledon. Molto più facile anche delle più rosee previsioni, infatti, il terzo turno contro il serbo Miomir Kecmanovic: 6-1 6-4 6-2 in poco più di un’ora e mezza. Per il leader del ranking ATP, ora, ottavo contro il vincitore della sfida tra mancini tra Ben Shelton e Denis Shapovalov, con l’USA e il canadese che sono però stati fermati oggi dalla pioggia. Riprenderanno domani con il secondo avanti 3-2 nel primo set. E, a prescindere, con il giorno di riposo in meno per i due ci sarà un vantaggio a favore dell’azzurro.
In apertura c’è già la palla break a favore di Sinner, che non si fa pregare e tira fuori un gran rovescio lungolinea per il 2-0 immediato. Jannik è, all’atto pratico, più carico di una molla, e trova il 4-0 con due chiavi: risposta e il fatto che Kecmanovic non è proprio nella migliore delle serate, come dimostra anche il dritto in rete del secondo break. Nel complesso il primo set dura appena 21 minuti, il tempo di un lampo. O meglio, del 6-1 a favore del numero 1 del mondo.
Nel secondo parziale, per il serbo, le cose iniziano a rimettersi un pochino a posto. Questo nonostante, nel terzo gioco, debba annullare una palla break, costretto com’è a tentare di reggere un ritmo, che è quello imposto dall’italiano, a tratti per lui ingestibile. In qualche modo quell’1-1 non si trasforma in qualcosa di problematico, ma è sempre lui a dover soffrire in battuta. Sul 2-2 si ritrova a dover gestire una situazione di 40 pari, e poi anche sul 4-4, solo che in quest’occasione ancora di ritmo Sinner gli strappa il servizio. Sul 5-4 Kecmanovic arriva fino al 30-30, ma una seconda esterna carichissima e un altro punto veloce consegnano il set nelle mani dell’altoatesino.
Wimbledon, la pioggia ferma Fognini sul più bello. Tutto rimandato, azzurro avanti con Bautista
E la ripartenza non può che essere bella: altro gran game in risposta di Jannik break a 30 con quello stesso rovescio lungolinea di inizio match. Sul 2-1 arriva forse l’unico momento in cui il classe 2001 di Sesto Pusteria rischia qualcosa in tutto il parziale, con un 15-30 che viene prontamente rimesso in piedi a suon di prime ed ace e chiuso ai vantaggi. Un altro dritto lungo di Kecmanovic consegna al numero 1 del mondo il 4-1 che poi diventa 5-1. Sul 5-2 momento di vita del serbo, che sale sullo 0-30 e poi si vede elargita una palla break (l’unica) per mezzo di un doppio fallo di Sinner. Ci vuole un recupero di dritto incrociato fuori norma per annullarla, e due punti dopo si chiude.
Anche i dati numerici raccontano della facilità della prima testa di serie dei Championships nel chiudere questa partita in maniera rapida (un’ora e 36 minuti). Impressionante il dato sui punti vinti sulla prima: 36/42, 86% (e la seconda non è da meno: 67%). 35-15 il rapporto vincenti-errori gratuiti contro il 16-17 di Kecmanovic.