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Banchette è un paese a misura di persona grazie alla solidarietà

BANCHETTE

Oltre tremila abitanti, una forte connotazione storica legata alle tradizioni contadine e industriali del Canavese e una grande voglia di aiutare gli altri. Si può riassumere così l’essenza di Banchette d’Ivrea, paese dove tante voci trovano spazio. Una decina i nuclei che si occupano di ogni aspetto della vita quotidiana, con un occhio di riguardo per il sociale, la salute e il benessere dei cittadini.

Tra queste c’è l’Associazione Carabinieri, guidata da Filippo Vecchio: «Siamo 274 soci e ma ci occupiamo anche di assistenza agli anziani e di sussidi per chi è in difficoltà, poi diamo il nostro contributo alle manifestazioni del territorio. Sono presidente dal 2018 e sono stato riconfermato lo scorso dicembre. L’associazione è nata nel 1901, ma i primi dati degli iscritti, dato che i precedenti sono andati persi, risalgono al 1926 e dal 2021 abbiamo un gruppo di volontariato. Ci ritroviamo il 6 giugno per la festa dell’Arma e per il Natale».

Punta ad aggregare il Centro sociale del paese: «Siamo un centinaio di soci, il gruppo è nato nel 1993 - raccontano Giuseppe Catania e Bruna Ferrero -. Ci ritroviamo al pomeriggio, per giocare a tombola e chiacchierare, poi una volta al mese organizziamo un pranzo per le persone sole e una volta l’anno l’associazione offre il pranzo al ristorante a tutti i soci. Prima andavamo a fare due gite l’anno, ma la pandemia ha imposto uno stop e molti del gruppo sono anziani. La sede è a Villa Garda Flip e la mettiamo a disposizione per le riunioni di condominio in cambio di una donazione. Anche grazie ai tesseramenti, aperti per persone dai 14 anni, riusciamo a svolgere queste attività. Abbiamo pure un laboratorio di maglia che realizza copertine e cappellini da donare ai campi profughi e in ospedale. Ciò che ci unisce è la voglia di stare insieme».

Si dedicano alla salute dei cittadini altre associazioni locali. La prima è la SmCanavesana (Smc), organizzazione dedicata a migliorare la vita delle persone con sclerosi multipla del Canavese. «Vogliamo aiutare le persone con questa patologia a socializzare, spostarsi e migliorare la vita quotidiana con fisioterapia e riabilitazione, programmi personalizzati per migliorare la forza muscolare, la mobilità e la coordinazione, terapia occupazionale, supporto psicologico e assistenza sociale, mobilità e accessibilità - racconta Emanuele Perego -. Siamo a Banchette grazie ai Parkinsoniani, che ci hanno detto che c'era uno spazio disponibile per noi, così ad aprile è nato il nostro gruppo, staccato dall’Aism. Le persone avevano bisogno e dopo 15 mesi di inattività era il momento di agire. Il nostro principale problema, a cui ovviamo con l’aiuto de La zattera e Ivrea soccorso, è quello di non avere mezzi di trasporto. Per darci una mano il gruppo teatrale H ha organizzato uno spettacolo, Trappola per topi di Agata Christie, e ha donato all’associazione il ricavato: ben 700 euro che metteremo da parte per l’acquisto di un furgone. Il nostro impegno è un faro di speranza per chi affronta una sfida quotidiana contro la malattia». L’Associazione Parkinsoniani del Canavese ha tre sedi sul territorio e dal 2021 è presente a Banchette: «Siamo una decina di volontari - racconta Filippo Spampinato - e le attività vanno dallo yoga della risata alla palestra cognitiva. Riceviamo fondi dalla Regione Piemonte, ma abbiamo l’obiettivo di acquistare nuovi macchinari e servono circa 40mila euro, perciò partecipiamo anche ai mercatini per raccogliere fondi. Il nostro scopo è cercare di offrire una qualità di vita accettabile attraverso piccole attività comuni, tirando fuori capacità ed emozioni. Malati, caregivers e volontari insieme». La Zattera, a sua volta, si occupa del trasporto di persone anziane, disabili o sole alle visite mediche: «Dal 2003 una sessantina di volontari, con anche i paesi di Samone, Salerano, Fiorano e Lessolo, danno una mano a chi ha bisogno. Prendiamo le chiamate e assegniamo i trasporti ai volontari. Qui abbiamo a disposizione tre automezzi e nel 2023 abbiamo fatto 563 interventi, 223 a Banchette, per un totale di 80 assistiti. Andiamo verso gli ospedali della zona e di Torino e il nostro servizio è dedicato ai residenti. Stiamo anche cercando di ampliare il numero di chi ci aiuta. Abbiamo bisogno di nuove forze». A chiudere il cerchio ci sono i medici e operatori sanitari di Salute Art.32, associazione nata nel 2019: «47 persone prestano la loro opera volontaria per le categorie meno abbienti o che hanno difficoltà all’approccio delle strutture pubbliche - spiega Gaetano Cestonaro -. Il nostro obiettivo, come dice l’articolo 32 della Costituzione, è aiutare tutti e svolgiamo tra le 500 e le 600 visite annue. Il nostro ambulatorio, concesso gratis dal Comune, ha sede in via Samone 24 e cerchiamo di dare una consulenza specialistica in stretta integrazione con i servizi sanitari territoriali. Si rivolgono a noi stranieri, ex pazienti ospedalieri e chi non arriva a fine mese».

Pensano allo svago gli associati del Gruppo aeromodellistico Eolo, che nella sede di Banchette hanno realizzato anche un laboratorio di costruzione per i giovani. «Facciamo pure promozione nelle scuole - raccontano Davide Boni ed Elio Quargenta -. Il gruppo è nato nel 1948 e da allora attira gli appassionati del genere. Durante l’anno partecipiamo a varie manifestazioni, come la Fun jet meeting e l’Idrovolata a Viverone, e qui proponiamo sempre una dimostrazione alla Sagra del pignoletto rosso. Siamo 82, con soci che vengono dalla Lombardia e dalla Svizzera, e il merito è anche del nostro campo in asfalto certificato Enac da 10 metri di larghezza per 100 di lunghezza. Abbiamo una scuola di pilotaggio per ragazzi, con lezioni il sabato mattina: è un modo per imparare tante cose e sarebbe bello se fossero più numerosi».

Fa promozione sociale da sempre il Circolo Banchette, che organizza il carnevale notturno. «Abbiamo sempre organizzato i classici eventi del tempo libero, dal carnevale alle serate canore, oltre alle visite guidate del castello - spiega il presidente Roberto Bianco -. Siamo appassionati della storia di Banchette e negli ultimi anni abbiamo effettuato una ricerca coinvolgendo le scuole. Sarebbe bello se si potesse realizzare un libro di aneddoti. Da qualche anno organizziamo anche corsi di danza e canto ed anche se il nostro comparto, dopo il Covid-19 e l'incremento dei costi dell'energia, è diminuito molto passando da 300 soci alla trentina attuale, non ci arrendiamo e continuiamo ad organizzare eventi che possano arricchire Banchette». —

(Pagine a cura di Viola Configliacco, Loris Ponsetto e Massimo Sardo)

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