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Dolomiti Bellunesi, il nuovo preparatore è il lombardo Carlo Appiani

Sarà Carlo Appiani, classe 1992, originario di Lovere, il nuovo preparatore atletico della Dolomiti Bellunesi.

Dopo le prime esperienze a livello giovanile (in particolare negli Juniores regionali, in territorio milanese), Appiani ha iniziato a collaborare con alcune realtà di Eccellenza: dal Voghera al Sant’Angelo, passando per l’Alcione Milano. Una società con cui si è ritagliato la soddisfazione di vincere il campionato e di agguantare la serie D. Infine, l’approdo al Novara, con la formazione Primavera e, per un breve periodo, in prima squadra, fino alla chiamata dello United Riccione.

«Sono un appassionato di sport in generale», dice, «e seguo il calcio fin da quando ero piccolo. Ho una laurea in Scienze motorie, con un Master in riabilitazione. E, nel mio ambito, mi sono sempre occupato della questione relativa al recupero degli infortuni».

Sul rettangolo verde, Appiani ha una precisa filosofia.

«Cerco di adattarmi alle caratteristiche e alle qualità degli atleti. Nella ferma convinzione che i dettagli facciano la differenza, mi piace personalizzare il lavoro in base alle richieste del mister e del singolo giocatore, anche per quanto riguarda la sfera metabolica. In campo vanno i calciatori e il mio compito è di far sì che rendano al meglio».

Il rapporto umano con il gruppo è fondamentale.

«Conta enormemente perché è intrecciato alla fiducia. E quando un atleta capisce di potersi fidare, allora i vantaggi rispetto alla bontà del lavoro condotto si toccano con mano. Anche se sono un rompiscatole», sorride, «preferisco rivolgere una volta in più il classico “come stai?”, anziché una in meno».

Appiani è sempre “in movimento”.

«Voglio continuamente migliorare. Non a caso, nel tempo libero, mi aggiorno e confronto con i colleghi».

E ora, una nuova esperienza. «La Dolomiti è una società seria, ben organizzata e punta a fare molto bene. L’ho capito subito, dal primo momento in cui mi sono confrontato con il direttore dell’area tecnica, Simone Bertagno, e con mister Nicola Zanini. Non vedo l’ora di cominciare».

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