Esame di maturità a Venezia, ecco i «centini» e cosa faranno prima di pensare al futuro
Pioggia di cento tra i licei e gli istituti tecnico professionali di Venezia. Anche quest’anno alcuni maturandi hanno sbalordito le commissioni aggiudicandosi la votazione massima, disseminandosi un po' in tutti gli indirizzi e sezioni. A partire dai classicisti, quelli forse più preoccupati dopo aver scoperto che greco era il loro banco di prova al secondo scritto.
Il liceo Marco Polo conta infatti fra le sue fila diversi “genietti”: tra questi spicca Riccardo Mura, che se l’è dovuta vedere con una versione di greco per nulla facile. «Ora vorrei dire ai maturandi di godersela fino in fondo», dice il neodiplomato, «se mi guardo indietro e rimane solo uno dei più significativi ricordi: una quantità incredibile di emozioni».
Al classico c’è anche Sofia Rigopoulos a raggiungere il 100: «Speravo in questo risultato perché ho lavorato sodo», confessa, «il 20 su 20 in italiano, una versione fatta bene e l’orale filato liscio: il voto finale è arrivato da sè».
I tanti risultati eccellenti arrivano anche al liceo Tommaseo: brilla il cento di Andrea Romano che finisce la maturità forte di un ricco bagaglio linguistico: «In realtà non mi aspettavo l’esito a tre cifre», dice, «ma un voto alto sì: ho buona memoria e so improvvisare, cose che mi permettono di cavarmela sempre e salvarmi».
«E poi la maturità è un tiro di dadi» prosegue, «bisogna essere fortunati con la commissione e con i professori: ci si deve senz’altro divertire, senza ossessionarsi sul voto finale». E a proposito di divertimento, a programmare il post-maturità ci pensa già Serena Costantini, che festeggerà il suo diploma a pieni voti a Gran Canaria: «Ci vuole un po’ di distrazione, prima di cimentarmi con le scienze del linguaggio a Ca’ Foscari».
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Perché se è l’anno della maturità, è anche quello dell’iscrizione all’università: Francesco Ebner del linguistico, che si aggiudica il massimo dei voti, aspira a scienze internazionali diplomatiche, consapevole che il lavoro e le fatiche del quinquennio saranno il lasciapassare verso un futuro dove raggiungere i propri obiettivi. Futuro chiaro anche per Viviana Vianello, uscita con l’eccellenza al Benedetti e pronta a spiccare il volo nella facoltà di medicina.
A caccia di nuovi successi è Sebastiano Ballarin del Benedetti, che incorona così la sua lode: «Adesso si parte con l’Interrail: viaggerò l’Europa in treno, da Venezia a Monaco, Cracovia e Norimberga», concedendosi un premio per la chiusura di un lungo capitolo.
Con il botto anche la maturità all’istituto Algarotti: tra le stelle spicca Federico Doratiotto che esce a pieni voti in tutte le prove scritte, e confessa: «Onestamente mi aspettavo un ottanta, poi ho visto l’andamento delle prove e mi sono detto: “Allora punto al cento”».
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Ma, archiviato l’esame di stato, resta anche un senso di disorientamento: «Vorrei lavorare con le lingue», prosegue Federico, «Venezia è un museo a cielo aperto, però non escludo di continuare gli studi chissà». Il poker di centini continua perché, fra i tantissimi, c’è Francesca Zanucco, Gloria Rizzato, Elisa Trevisan e Mattia Mulargia dell’Algarotti. Al Corner, invece, sul podio spicca Alessandra Vianello: è l’unica della classe a brindare.
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