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Assunti al cantiere navale di Monfalcone i 44 Maestri del Mare

MONFALCONE Con giovedì tutti e i 44 lavoratori formati per essere assunti in modo diretto da Fincantieri con il progetto pilota Maestri del Mare, varato nella seconda metà del 2023 con il supporto della Regione, saranno entrati nel cantiere navale di Monfalcone come dipendenti della società navalmeccanica.

Allo stabilimento di Panzano, il più grande del gruppo a livello italiano, è stata quindi destinata quasi la metà delle 90 figure da inserire nei cinque cantieri specializzati nel settore crocieristico.

All’appello a Monfalcone manca solo il secondo gruppo di 15 operatori navali, che sta ultimando il proprio percorso pratico in questi giorni, dopo un primo gruppo che l’ha iniziato a metà febbraio ed è già inserito nello stabilimento.

Come lo sono anche, altri 14 partecipanti al progetto, assunti come addetti ai controlli dimensionali, addetti alla conduzione di impianti navali e gruisti/imbragatori, dopo una formazione che ha avuto sede non in zona, nelle strutture di Enfap Fvg, ma a nella sede romana di Elis, pure partner per la formazione come Enfap.

Nessuno ha abbandonato e tutti sono stati reclutati, nei tempi che la società si era prefissata. «Maestri del Mare è un progetto di grande successo e soddisfazione, in cui l’azienda ha fatto un grande investimento», afferma Elisa Olivier, responsabile della formazione di Fincantieri. Tant’è che lunedì è stato lanciato un nuovo corso, per 22 operatori navali, con cui Maestri del Mare coinvolge i due cantieri dedicati al business della difesa, quelli di Muggiano e Riva Trigoso, in Ligura (le candidature sono aperte). Fincantieri, inoltre, prevede già ulteriori “aule di formazione” per i cinque cantieri del cruise, che con tutta probabilità saranno annunciate in autunno.

Se i feedback sono stati positivi, lo si deve, secondo Fincantieri, alle caratteristiche del progetto che, come afferma Olivier, «vuole essere di rottura: le persone sono formate, con un modello residenziale e percependo nel frattempo un’indennità, e l’assunzione avviene nel corso della formazione». I 30 partecipanti al corso per operatore navale sono stati accolti a Monfalcone in strutture messe a disposizione da Fincantieri, che si è accollata i costi di alloggio, oltre che di vitto.

La sistemazione è stata inoltre garantita per un altro mese dopo l’assunzione. Per il secondo gruppo l’azienda ha anche fornito il trasporto da Monfalcone, e rientro, a Romans d’Isonzo, dove Enfap è alla fine riuscita a trovare gli spazi necessari per consentire ai partecipanti di toccare con mano anche in laboratorio una realtà simile a quella del cantiere navale.

Del percorso formativo, come spiega la responsabile del settore per Fincantieri, hanno fatto parte anche attività ludico-sportive utili a rafforzare la fiducia e lo spirito di squadra. «I gruppi di Monfalcone hanno frequentato dei corsi di rugby», racconta Olivier, ribadendo come tutti i giovani, e i meno giovani, entrati a far parte del progetto siano rimasti.

Se le candidature raccolte da Maestri del Mare da tutta Italia sono state oltre 17 mila, i partecipanti, con un’età compresa tra i 21 e i 40 anni, sono stati però individuati, come ricorda la responsabile della formazione di Fincantieri, attraverso un processo strutturato e rigoroso che prevedeva test psico-attitudinali, interviste telefoniche, prove tecniche, assessment di gruppo e colloqui individuali. Tutti i corsi hanno in ogni caso incluso un esame di verifica degli apprendimenti acquisiti.

Quelli per operatore navale, con base a Monfalcone, sono stati i più lunghi con le loro 526 ore complessive, di cui 366 di formazione teorico-pratica nella sede cittadina dell’Enfap e nelle strutture di cui si è dotata per la parte di laboratorio. La didattica, i cui costi sono sostenuti dalla Regione attraverso il Fondo sociale europeo Piazza, ha incluso moduli su costruzione navale, sicurezza sul lavoro, disegno, montaggio e, a livello pratico, le diverse tecniche di saldatura e taglio. Le altre 160 ore hanno compreso, oltre all’esame di verifica, la prosecuzione della formazione pratica all’interno del cantiere navale. È al termine di questo secondo modulo che arriva l’assunzione diretta e l’inserimento nell’ambiente di lavoro. —

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