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Negozi di abbigliamento in crisi a Gorizia: Federmoda dà il benvenuto ai saldi

Negozi di abbigliamento in crisi a Gorizia:


Federmoda dà il benvenuto ai saldi

foto da Quotidiani locali

GORIZIA È schietta la presidente Confcommercio/Federmoda Gorizia, Antonella Pacorig.

Non si nasconde dietro a un dito e traccia, nella giornata d’esordio dei saldi estivi, lo stato di salute della categoria che, usando un eufemismo, non è ottimale per tutta una serie di fattori e concause. «È una stagione difficile, inutile negarlo. Ma i saldi - annota - restano un bel momento di incontro con i consumatori, che li attendono con piacere. E le nostre imprese li premiano accogliendoli con professionalità».

L’affanno

La giornata odierna, dicevamo, coincide con l’avvio della stagione delle vendite a prezzo scontato a Gorizia, in regione come nel resto d’Italia. «Complice anche il meteo non favorevole – aggiunge la numero uno di Federmoda – i negozi di abbigliamento, scarpe e accessori hanno faticato a vendere la propria offerta primavera/estate e, dunque, guardano con favore ai saldi, che si confermano un volano per l’economia e un’opportunità per i consumatori, invogliati all’acquisto vista la possibilità di comprare prodotti interessanti, nei negozi di fiducia, ad un costo favorevole».

L’assortimento

Come conseguenza del lento avvio delle vendite a inizio stagione, prosegue Pacorig, «i clienti troveranno negli scaffali un vasto assortimento di capi e potranno scegliere assistiti da imprenditori seri e preparati. Nessun dubbio che, per loro, ci sarà spazio per gli affari». L’auspicio dell’intera categoria è che i goriziani tornino a vivere la città, criticando (magari) meno e apprezzando gli sforzi, anche economici, di tutti anche in proiezione della Capitale europea della cultura.

Dal punto di vista tecnico, Confcommercio ricorda, inoltre, che la presentazione al pubblico della vendita di fine stagione dovrà esplicitamente contenere l’indicazione della natura di detta vendita (“Saldi”), la data di inizio e la sua durata. Inoltre, le merci in saldo devono essere presentate in maniera, inequivocabilmente, distinta e separata da quelle eventualmente poste in vendita alle condizioni ordinarie. Inoltre, dopo che da luglio 2023 sono entrati in vigore i contenuti della direttiva Omnibus Ue che rende più rigide le regole su pratiche sleali, false recensioni, saldi e vendite promozionali, le aziende dovranno rispettare l’obbligo di considerare come prezzo di riferimento nell’annuncio di sconto l’importo più basso praticato nei 30 giorni precedenti.

La pubblicità

E l’imposta sulla pubblicità, quando è dovuta? Federmoda/Confcommercio rammenta, con l’occasione, che avvisi al pubblico installati nelle vetrine, sulle vetrine o porte di ingresso dei locali adibiti alla vendita come “Svendita”, “Saldi”, vengono considerati pubblicità.

La legge dispone che tali avvisi siano soggetti a tassazione quando viene superata la superficie di mezzo metro quadrato complessivo per ciascuna vetrina o ingresso. «Si raccomanda di fare attenzione alla misurazione del mezzo o supporto, che avviene delimitando il medesimo nella minima figura piana geometrica sufficiente a circoscriverlo. In caso di superficie maggiore al mezzo metro quadrato per vetrina, o di caso dubbio, è necessario rivolgersi al concessionario di riferimento per l’imposta comunale pubblicitaria, per non incorrere in sanzioni». —

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