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MotoGP, il “vero” vantaggio di Bagnaia nel Mondiale è ben più ampio dei 10 punti indicati dalla matematica

Il Mondiale di MotoGP va in ferie con una situazione che non potrebbe essere più confortevole per Francesco Bagnaia, meritatamente tornato a comandare la classifica generale. Il vantaggio su Jorge Martin è, invero, molto più ampio dei 10 punti indicati dall’asettica matematica, la quale non tiene conto di un triplice connotato della leadership del piemontese.

Innanzitutto, l’aspetto politico. Si è già scritto e dibattuto in merito alla differente posizione in seno all’azienda di Pecco e Martinator. Il primo è un “lealista”, inserito nel Factory Team e dotato di un contratto a lungo termine. Il secondo è diventato un “ribelle”, ha già firmato con una concorrente diretta e per di più fa parte di una struttura destinata a uscire dall’orbita di Borgo Panigale. Indipendentemente dalle dichiarazioni di facciata, questa situazione si farà sentire soprattutto in autunno.

In seconda istanza, il risvolto psicologico. Il Sachsenring avrebbe potuto (e dovuto) dire bene allo spagnolo, che invece ha perso 30 punti in un colpo solo (i 25 gettati al vento con la caduta e i 5 automaticamente guadagnati dall’italiano grazie al capitombolo di chi lo precedeva). Quando si ragiona sul lungo periodo, uno scostamento come questo può lasciare delle scorie. L’iberico lo sa bene (si ricorderà di certo cos’è successo a Mandalika nel 2023 e come è evoluta la stagione?)

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In terzo luogo, va considerata la dinamica della “quantità di moto”.  Da Jerez de la Frontera in poi, il ruolino di marcia di Bagnaia nei GP domenicali (quelli che nell’economia di un Mondiale contano il doppio delle Sprint), recita: primo, terzo, primo, primo, primo, primo. Viceversa, Martin mette a referto caduta, primo, secondo, terzo, secondo, caduta. In altre parole, la domenica Francesco ha raccolto 60 punti più di Jorge.

D’accordo, c’è anche il sabato, e nello stesso lasso temporale Jorge ha marcato 20 punti in più nelle gare-brevi. Però, chiunque è in grado di capire come, mettendo sui piatti della bilancia le due giornate, l’ago penda decisamente dalla parte di chi fa la differenza quando più conta.

Insomma, Pecco va in ferie sereno, conscio di come il suo margine nel Mondiale goda di una portata ben maggiore rispetto al banale +10 fotografato dalla graduatoria assoluta dopo il Gran Premio di Germania andato in scena ieri.

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