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Wimbledon, Shelton: “Terzo set perso per dettagli, ma ho alzato il livello da inizio partita”

Dopo le tre partite decise al parziale decisivo, Ben Shelton è costretto ad arrendersi tre set a zero al numero 1 del mondo, Jannik SInner, in poco più di due ore di gioco: 6-2 6-4 7-6(9). L’americano è apparso in difficoltà durante l’intera sfida, faticando a trovare gli appoggi in risposta e a restare concentrato nei momenti di maggior tensione: il doppio fallo sul match point, ne è il più lampante esempio. Lo statunitense può, comunque, dirsi soddisfatto del torneo disputato: Bellucci, Harrys e Shapovalov, tutti battuti al quinto set. Dimostrazione di grande tenuta fisica, nonostante la superficie a lui da sempre poco congeniale, almeno fino a oggi.

D’altra parte, affrontava il numero 1 del mondo e, probabilmente, il grande favorito al trionfo finale. L’azzurro conquista così la terza vittoria consecutiva contro il classe 2002 americano, dopo la sconfitta inaugurale in quel di Shangai.

Ecco le parole di Shelton nella conferenza stampa post partita.

D: “Quali pensi siano state le differenze oggi che gli hanno permesso di batterti?”

Ben Shelton: “Penso di esser partito lentamente, un po’ piatto. Lui invece è entrato deciso, surclassandomi nel primo set e nella prima metà del secondo. Da li ho cominciato a giocare meglio, sotto di un set e un break. Ho avuto qualche possibilità, pensando di riuscire a rientrare. Onestamente, credo poi di aver giocato un gran terzo set: ho lottato al meglio delle mie possibilità. È stato in bilico fino alla fine. Chissà cosa sarebbe successo se non avessi colpito il nastro su quel set point o su alcuni dritti. Purtroppo non sono riuscito a vincere il terzo set, ma c’era grande differenza rispetto al mio livello di inizio partita. Succede“.

D: “Quanto pensi abbia influito la fatica degli ultimi giorni?”

Ben Shelton: “Quando sei sul programma per 7 giorni di fila, non è mai facile. Penso di aver giocato in 5 o 6 di quei giorni. Non è facile, ma ho firmato per questo: mi sono iscritto al doppio ieri. Ho giocato altri due set dopo la partita di singolare, ed è stata una mia decisione. Penso che in molti si sarebbero tirati indietro dal doppio in quella situazione, ma non volevo far questo al mio compagno. Ha aspettato più di un giorno per giocare il doppio con me. Credo sarebbe stato egoista: non sono stato cresciuto così. Sono contento di come ho giocato fin ora qui, del modo in cui ho lottato, superando diversi momenti complicati. Ora proverò solamente ad andare avanti“.

D: “Quando sei sottopressione, sembri capace di alzare incredibilmente il livello. Ti senti più motivato?”

Ben Shelton: “Si, credo sia una cosa su cui continuare a migliorare, imparando a giocare con la stessa energia in tutti i momenti della partita, anche durante i punti meno critici sul 2 a 1. Quando siamo sul 5-4 o sul 6-5, mi innervosisco, come tutti, ma sono i momenti dove gioco il mio miglior tennis. È importante che io continui a lavorare sul mantenimento della concentrazione lungo tutto il match“.

D: “Cosa ti aspetti dal torneo di Sinner?”

Ben Shelton: “Penso abbia grandi chance. Sta giocando con grande fiducia, mettendo in campo un grande tennis. A fine partita ho detto al suo coach che nei primi due set ero forse un po’ lento, ma la palla sembrava troppo veloce, non la vedevo neanche. Credo che ora stia giocando un tennis offensivo, d’attacco: serve in modo molto efficace, risponde bene e si muove alla grande su questa superficie. Non capisco come faccia a scivolare in quel modo senza infortunarsi. Quindi si, credo abbia grandi possibilità di andare avanti, ma ogni partita qui è sempre più difficile. Fisicamente si è sempre più stanchi e gli avversari sono sempre più difficili”.

D: “Pensi che avresti potuto fare meglio oggi, o semplicemente Sinner ha reso tutto troppo difficile?”

Ben Shelton: “Come ho detto prima, sonno entrato male in campo: i miei piedi non si muovevano come avrei voluto e ho perso diversi scambi da fondo. Da metà del secondo set ho iniziato a vincere diversi scambi prolungati: mi sentivo bene, muovendomi meglio e giocando i punti con fiducia. Il terzo set è stato questione di dettagli. Ho avuto 4 set point, uno sul mio servizio. Credo ci siano tante cose positive da portarsi dietro, ma lo sport è fatto di dettagli“.

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