World News

Wimbledon, Alcaraz: “In condizioni indoor ci sono vari tennisti migliori di me”

“Non mi considero un cattivo giocatore nei campi coperti” spiega Alcaraz, dopo la vittoria con Humbert negli ottavi di finale. “Se dovessi scegliere però preferirei giocare all'aperto”

Di nuovo non perfetto, ma solido quanto basta. Carlos Alcaraz ha bissato i quarti a Wimbledon. L’anno scorso per accedervi aveva sconfitto in quattro set Matteo Berrettini. Quest’anno è stato Ugo Humbert la vittima dello spagnolo, vittorioso sempre in quattro parziali. “Mi sento bene in campo” ha fatto sapere il giovane murciano in conferenza stampa post-vittoria. “Sto migliorando sempre di più in ogni partita. Produco buoni punti, bei colpi”. Staremo a vedere se questi basteranno per sconfiggere Tommy Paul, vincitore al Queen’s un paio di settimane fa, nei quarti di finale. Le sfide si fanno sempre più complicate e Carlos dovrà senza dubbio alzare il livello. Sarà tosta, ma conosciamo la sua capacità di incendiare la palla quando quest’ultima già scotta. Prima di questo, però, andiamo a vedere cos’ha detto Carlos ai giornalisti dopo la vittoria contro il francese.

D: Fino ad ora in ogni match che hai giocato qui a Wimbledon hai avuto qualche problema di concentrazione in determinati momenti. Cosa succede, secondo te, in questi attimi? Come fai a uscirne?

Alcaraz: “Penso di aver mantenuto un alto livello di focus durante l’intero match. Forse nel terzo è stato un po’ più difficile per me. Nel secondo gioco ero 0-30 in risposta e ho messo a segno qualche errore. Poi lui mi ha brekkato e credo che abbia iniziato a giocare sempre meglio. Penso che lui abbia incominciato a leggere meglio il mio servizio e in generale i miei colpi. È stato difficile per me in quel momento trovare soluzioni. Ma il tennis è così”.

“Nel quarto ero sotto 0-40 (3-4 0-40 con tre palle break per Humbert per andare a servire per il set, ndr), ho servito bene e mi sono salvato. In quel momento ho alzato il mio livello, la mia intensità di gioco, e alla fine ho portato a casa la vittoria. Sono molto contento che l’andamento del terzo set non mi abbia condizionato nel quarto e che nell’ultimo parziale io sia stato forte mentalmente per superare i problemi che ho avuto”.

D: Emma Raducanu è stata criticata per la sua scelta di ritirarsi prima di scendere in campo con Andy Murray nel doppio misto. Cosa ne pensi della sua decisione?

Alcaraz: “E’ una situazione difficile. Lei aveva detto che avrebbe giocato il doppio misto con Andy nell’ultimo Wimbledon della sua carriera. Credo che anche a lei non facesse piacere ritirarsi da questa occasione. Ma l’ha fatto, quindi avrà avuto solidi motivi per arrivare a una scelta così. Credo problemi fisici (dolori al polso, ndr). Doveva affrontare il quarto turno di uno Slam, e poi a Wimbledon, un posto molto speciale per lei. Sono sicuro che molti altri giocatori al posto suo avrebbero preso la stessa scelta. Chiaramente, sapendo che era l’ultimo Wimbledon di Murray, rimane comunque una decisione con cui bisogna fare i conti”.

D: Fino ad ora non hai mai raggiunto i tuoi migliori risultati in stagione nell’ultima parte dell’anno, quella in cui si gioca indoor. Come ti comporti qui con il tetto chiuso nel Centre Court? Preferisci outdoor o indoor?

Alcaraz: “Sono sincero, non sono molto abituato a giocare indoor. In ogni caso, non mi considero un cattivo giocatore nei campi coperti. Penso solo che ci siano forse più tennisti migliori di me in quelle condizioni. Onestamente preferirei giocare outdoor. Ancora meglio se c’è bel tempo: con il sole, senza vento, le migliori condizioni. In ogni caso, bisogna comunque sempre adattarsi, sia che tu giochi al coperto o all’aperto”.

Читайте на 123ru.net