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Olimpiadi, delusione per Trieste: non convocati i pallanuotisti Cergol, Gant e Marziali

Olimpiadi, delusione per Trieste: non convocati i pallanuotisti Cergol, Gant e Marziali

foto da Quotidiani locali

TRIESTE. Non sarà solamente la pallacanestro a lasciare Trieste fuori dai Giochi Olimpici.

Purtroppo, dopo la mancata qualificazione dell’Italia di coach Gianmarco Pozzecco e Stefano Tonut, anche dalla waterpolo tricolore è giunta una (doppia) doccia fredda.

Le convocazioni diramate dai rispettivi ct azzurri Carlo Silipo (Setterosa) ed Alessandro Campagna (Settebello) sono state una sentenza senza appello per la Pallanuoto Trieste che da tre possibili olimpici si è trovata a rimanere con un pugno di mosche in mano.

In campo femminile c’erano due Orchette in pole position, una di vecchia data e l’altra appena rientrata alla casa madre. Due azzurre che tanto avevano dato, nei mesi scorsi, sia agli Europei che ai Mondiali.

Lucrezia Lys Cergol, la capitana alabardata, e Veronica Gant, la figliol prodiga pluriscudettata nella sua esperienza all’Orizzonte Catania, guarderanno le proprie compagne azzurre da spettatrici.

«C’è amarezza e delusione: ero arrivata ad un passo dal mio sogno. Ma quella del ct è stata una scelta tecnico-tattica – ha spiegato Lucrezia Lys Cergol – in quanto è stato preferito portare a Parigi tre centroboa. Personalmente posso dire che ci avevo creduto fino alla fine. E fa male. Ci vorrà un po’ di tempo per metabolizzare il tutto, anche perché è stato un quadriennio molto intenso, ma allo stesso tempo so che mi farà crescere. Purtroppo – ha aggiunto Cergol – al common training in Usa mi sono infortunata alla spalla sinistra, un tempismo davvero sbagliato per farsi male e credo che questo abbia anche pesato sulla scelta finale del ct. Ora mettiamoci un punto e ripartiamo con più forza di prima per affrontare il prossimo quadriennio olimpico».

Nella selezione maschile del Settebello, non ci sarà invece Luca Marziali, pronto per affrontare il suo secondo anno alla corte del presidente Enrico Samer.

«Non è andata – ha commentato sui social il forte centroboa marchigiano –. Si è sgretolato tra le mie mani il sogno di andare alle Olimpiadi, ma con la certezza che di più a me stesso non potevo chiedere. In questi anni ho scombussolato le gerarchie della mia vita ma adesso – promette Marziali – è ora di riportare tutto al posto giusto, a partire dalla mia famiglia che merita più di quello che gli ho dato dal 2021».

Delusione, evidente ed inevitabile, anche nelle parole del direttore generale della Pallanuoto Trieste, Andrea Brazzatti, che già si pregustava una Parigi a discrete tinte triestine: «Ci siamo rimasti male come è normale poiché avremmo voluto vedere i nostri giocatori impegnati a Parigi. Purtroppo si sa che la concorrenza è tanta e di qualità. Un grandissimo in bocca al lupo a Setterosa e Settebello, e che possano fare bei risultati ai Giochi».

A conti fatti, a meno di sorprese, Trieste sarà rappresentata a Parigi da due sole atlete. Entrambe al loro debutto a cinque cerchi.

Nel judo la 21enne Veronica Toniolo, stella della Società Ginnastica Triestina, si presenterà sul tatami per onorare al meglio la categoria dei –57 kg femminili.

Nella vela gareggerà la 25enne Jana Germani, socia del Cnt-Tpk Sirena e atleta della Marina militare, che in coppia con la gardese Giorgia Bertuzzi si presenterà ai nastri di partenza nella categoria dei 49er FX.

Trieste potrà infine tifare per un nipote acquisito, il 28enne Zane Weir nato ad Amanzimtoti, in Sudafrica, che dal febbraio 2021 gareggia per l’Italia in seguito alla naturalizzazione avvenuta grazie al nonno triestino, Mario Gherbavaz, classe 1932, emigrato in Africa all’età di 24 anni. Weir è un fuoriclasse del getto del peso.

A Zane, Veronica e Jana saranno rivolti gli occhi degli appassionati sportivi triestini.

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