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Wimbledon, Zverev dopo la sconfitta: “Ho giocato con una gamba sola, ma non volevo ritirarmi”. E sul dialogo con Fritz…

Zverev perde da Fritz per la prima volta a Wimbledon: "Mi aspetto che vinca ai quarti"

Alexander Zverev oggi ha perso la sua prima partita contro Taylor Fritz sull’erba di Wimbledon, agli ottavi di finale. Il tedesco era riuscito a portarsi avanti 2 set a 0 quando è iniziata la rimonta del numero 12 del mondo. Dopo aver ceduto il terzo set allo statunitense 6 giochi a 4, Zverev sembrava di nuovo a un passo dalla vittoria nel tie-break del quarto parziale. Ma è stato Fritz ad avere la meglio per 7 punti a 3 e dopo 3 ore di gioco, ha costretto il tedesco a giocare l’ultimo parziale.

Una grande prova di coraggio e di solidità per l’americano, aiutato anche da una condizione fisica precaria da parte di Zverev. Come ha poi rivelato nelle dichiarazioni riportate qui di seguito, Zverev era reduce da una brutta caduta nel match contro Cameron Norrie e i risultati della radiografia hanno riportato: un edema osseo nel ginocchio e una lacerazione della capsula del ginocchio”.

La voglia di andare avanti nel torneo dove fino a quest’anno non si era mai sentito così bene, hanno convinto Zverev a non ritirarsi e a provarci fino all’ultimo. Ma quando il tedesco è entrato in riserva, Taylor Fritz aveva ancora il serbatoio pieno. Lo statunitense è riuscito ad eguagliare il suo miglior risultato Slam, come nel 2022, raggiungendo i quarti di finale dei Championships. Ecco le dichiarazioni rilasciate da Zverev in conferenza stampa.

D: Sasha, giornata difficile per te oggi. Puoi dirci come ti senti?

Zverev:Potrei stare meglio, certo. Ma tutto sommato, sono orgoglioso di aver combattuto fino alla fine. Ovviamente non è una sconfitta facile, ma è andata così”.

D: Ovviamente vi rispettate a vicenda tu e Taylor. Ma posso chiederti di cosa stavate parlando alla fine, dopo quel colpo a rete? Del tuo ginocchio?

Zverev:Taylor ed io siamo cresciuti insieme, abbiamo giocato l’uno contro l’altro fin dalle giovanili. Penso che fosse abbastanza ovvio che non ero al 100% oggi. Non mi sono mosso granché bene per tutta la partita. Quando provavo a correre per recuperare un dropshot, zoppicavo più che correre. Verso la fine, nel quarto e quinto set, facevo davvero fatica a servire e ad appoggiarmi sulla gamba, per metterci un po’ di potenza. La sua squadra è estremamente rispettosa. Penso che il suo allenatore, il suo fisioterapista e tutto il team lo sia. Però c’erano altre persone nel suo box che forse non provengono dal mondo del tennis e secondo me oggi hanno esagerato un po’. Erano molto eccitati, forse troppo. Ma non voglio fare polemica o farne un dramma. Lui ha lottato per recuperare da due set a 0 sotto e penso che Taylor sia un ragazzo fantastico; quindi, con lui, non ho alcun problema”.

D: Come credi che abbia giocato oggi Taylor e cosa pensi riguardo al suo futuro in questo torneo sull’erba?

Zverev:Ci sono due modi per rispondere a questa domanda. Intanto, provo grande rispetto perché è riuscito a rimontare da due set a 0. Non è mai facile. Io oggi giocavo su una gamba sola e come ho detto, non ho giocato al mio livello migliore, non c’erano scambi lunghi e non è stato un match duro fisicamente. Però mi aspetto che vinca anche i quarti di finale perché sta giocando molto bene”.

D: Cosa pensi della tua condizione fisica e come farai per stare meglio in futuro?

Zverev:So bene di cosa si tratta perché ho fatto una radiografia ieri. Ho un edema osseo nel ginocchio e ho anche una lacerazione della capsula del ginocchio. Sono stati causati dalla caduta nel match contro Norrie. Non è nulla che necessiti di un intervento chirurgico, guarirà da solo. Però adesso è piuttosto doloroso. Anche se ieri non riuscivo nemmeno a camminare e non mi sono potuto allenare, oggi mi sentivo molto meglio. Per questo ho provato a giocare, non volevo ritirarmi. Probabilmente non mi sono mai sentito così bene come quest’anno sui campi di Wimbledon, è forse il migliore che abbia mai giocato. Per cui non volevo assolutamente uscire di scena senza combattere ma ero limitato. È così che vanno le cose. Sono comunque orgoglioso di quello che sono riuscito a fare oggi. Penso di aver dato il massimo di quello che potevo fare. Va bene anche così”.

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