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Arriva il finto tecnico del gas e la donna mette i suoi averi nel frigo: truffata e derubata, anche della fede al dito

Umiliata, con il bandito che le ha fatto sfilare gli anelli dalle dita, compresa la fede nuziale. Derubata poi di tutti gli ori, i gioielli e i soldi che custodiva.

È un episodio che indigna particolarmente quello accaduto a Brugnera nella frazione di Maron. La vittima è una donna ultraottantenne.

A segnalare l’episodio ai carabinieri della stazione di Sacile, è stata la figlia che, attraverso un report sui social ha voluto mettere in guardia tutti i concittadini brugneresi e non soltanto. La denuncia non è stata ancora formalizzata.

La tipologia di truffa, tuttavia, somiglia molto da vicino a quelle che si stanno perpetrando, con una certa frequenza, a cavallo del confine regionale, visto che analoga sorte era capitata, poche settimane fa, a un’altra donna nella città di Oderzo.

Il modus operandi dei banditi è collaudato. I delinquenti agiscono, come accaduto ieri, nei pressi di alcune abitazioni che si trovano su vie dove si stanno eseguendo dei lavori.

E infatti, come nel caso di ieri, il bandito che si è intrufolato nell’abitazione si è spacciato per un tecnico del gas.

È stato così convincente nel proporsi che si è fatto praticamente consegnare tutto l’oro e tutti i soldi che questa signora aveva nella sua disponibilità. L’anziana è caduta nel tranello.

«L’hanno convinta a mettere tutto l’oro e tutti i soldi nel frigorifero della sua abitazione, motivando con il rischio di un incendio – ha raccontato la figlia della derubata – poi le hanno detto di aprire tutti i rubinetti, giustificandosi col fatto che l’acqua fosse contaminata». In realtà non c’era alcuna contaminazione.

La scusa è servita al bandito per levarsi di torno la proprietaria di casa e raggiungere così il frigorifero per rubare tutti i preziosi, per un bottino che non supererebbe i 2 mila euro. Oppure dal frigo i preziosi potrebbero essere stati prelevati da un complice.

«Mia mamma è molto abbattuta per quanto accaduto – conclude la vittima – abbiamo deciso di denunciare tutto subito». Come difendersi dai truffatori? Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità; verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati e per quali motivi. Ricordate, infine, che nessun ente manda personale a casa per rimborsi o per sostituire banconote.

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