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“Il patrigno mi molestava e violentava, mia madre lo sapeva e non diceva niente”: la rabbia della figlia del premio Nobel Alice Munro

“Il patrigno mi molestava e violentava, mia madre lo sapeva e non diceva niente”. Andrea Robin Skinner, la figlia più giovane dell’acclamata premio Nobel canadese Alice Munro (morta nel maggio scorso a 92 anni), ha dichiarato che il suo patrigno l’ha aggredita sessualmente quando era bambina e che sua madre è rimasta con lui anche dopo aver saputo degli abusi. In un articolo autobiografico, firmato dalla Skinner e pubblicato il 7 luglio sul Toronto Star, la oggi 57enne figlia del premio Nobel per la letteratura scrive così: “Nel 1976 andai a trovare mia madre, Alice Munro, per l’estate a casa sua a Clinton, Ontario. Una notte, mentre era via, suo marito, il mio patrigno, Gerald Fremlin, salì sul letto dove dormivo e mi aggredì sessualmente. Avevo nove anni. Ero una bambina felice, attiva e curiosa (…) La mattina dopo non riuscivo ad alzarmi dal letto. Mi ero svegliata con la mia prima emicrania, che si è poi sviluppata negli anni in una condizione cronica e debilitante”.

Sempre a quanto racconta la figlia, mamma Alice venne a conoscenza degli abusi anni dopo, ma rimase al fianco del patrigno fino alla sua morte, avvenuta nel 2013. “Non ho mai più voluto leggere un’altra intervista, una biografia o un evento che non si confrontasse con la realtà di ciò che mi era accaduto e con il fatto che mia madre, di fronte alla verità di ciò che era accaduto, aveva scelto di restare con il mio aggressore e di proteggerlo”, ha scritto la Skinner. L’aggressione e violenza sessuale venne raccontato proprio dall’allora bambina alla propria madre, che a sua volta lo raccontò al padre della Skinner, Jim Munro, il quale decise di non affrontare Alice in quel momento. Il problema, però, è che negli anni successivi durante le visite della ragazza alla madre, gli abusi continuarono. Fremlin si mostrava a lei durante i viaggi in macchina, le faceva proposte sessuali e “mi raccontava delle ragazzine del quartiere che gli piacevano”. Lui perse interesse per lei quando divenne adolescente.

Nel 1992 da studentessa universitaria la ragazza rivelò l’abuso subito in una lettera alla madre, ma la risposta della Munro fu di una reazione simile a quando si viene a sapere “di un’infedeltà”. Nel frattempo Fremlin scrisse delle lettere alla famiglia nelle quali ammetteva gli abusi ma dava la colpa alla signorina Skinner: tipo che “Andrea ha invaso la mia camera da letto per un’avventura sessuale” o che poteva da un momento all’altro rendere pubbliche foto che Andrea si faceva con addosso le mutande del patrigno nella sua baita di Ottawa. Nel 2005, la signora Skinner ha denunciato ufficialmente gli abusi alla polizia dell’Ontario, esibendo le lettere scritte da Fremlin. La polizia ha accusato l’uomo di violenza sessuale. Lui si è dichiarato colpevole, ma “il silenzio è continuato”, ha scritto la Skinner, a causa della fama della Munro.

L'articolo “Il patrigno mi molestava e violentava, mia madre lo sapeva e non diceva niente”: la rabbia della figlia del premio Nobel Alice Munro proviene da Il Fatto Quotidiano.

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