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“Le creme solari fanno male, non mettetele”: attenzione alla nuova pericolosa moda di TikTok. Tutte le fake news sull’Spf

“Le creme solari fanno male, non mettetele”: attenzione alla nuova pericolosa moda di TikTok. Tutte le fake news sull’Spf

L’ultima follia di TikTok? Una campagna contro i solari che rischia di spingere i ragazzi (e non solo) verso comportamenti dannosi per la salute. Specialmente nel Paese delle pennichelle sotto al sole

L'articolo “Le creme solari fanno male, non mettetele”: attenzione alla nuova pericolosa moda di TikTok. Tutte le fake news sull’Spf proviene da Il Fatto Quotidiano.

Magari siamo un po’ pigri, magari non la mettiamo nelle quantità giuste e non la riapplichiamo tanto spesso quanto dovremmo. Però sull’importanza dell’SPF come unica arma contro i danni del sole sulla pelle siamo tutti d’accordo, giusto? Non proprio: molti creator su TikTok stanno portando avanti una folle e pericolosa crociata contro le creme solari.

Il movimento anti SPF di TikTok
TikTok è ormai diventata come una sorella maggiore o una zia per gli utenti: dispensa trucchi di bellezza, consigli sulle diete e rimedi miracolosi di vario tipo, più o meno efficaci. Spruzzare l’acqua al rosmarino sui capelli? Iniziare le giornate tuffando il viso nel ghiaccio? Stavolta però non si tratta di un trend stravagante ma innocuo. Gli autoproclamati beauty guru che guidano il movimento anti SPF insinuano che le creme solari facciano più male che bene e che, piuttosto, è meglio esporsi al sole senza protezione, semplicemente bevendo molta acqua. Altri creator addirittura provano a creare dei filtri in casa. La battaglia che portano avanti si basa sull’idea che le sostanze chimiche contenute nelle creme in commercio penetrino nella pelle e siano cancerogene. I dermatologi però sono categorici: mentre il nesso tra sole e tumori della pelle è ampiamente dimostrato, non c’è alcuna evidenza che i solari possano causare il cancro. Anzi, giocano un ruolo fondamentale nel proteggerci dai tumori.

I rischi delle bufale di TikTok
Questo tipo di fake news sull’SPF minano il paziente lavoro di dermatologi e di ricercatori per convincere le persone a difendersi dai danni solari. Specialmente tra gli utenti adolescenti che affollano la piattaforma. La guerra social alla protezione solare sta prendendo piede anche in Italia, dove siamo già particolarmente restii a proteggerci come dovremmo. Resiste, soprattutto tra le persone più avanti negli anni, una diffusa cultura di pennichelle sotto al sole alle due di pomeriggio, olii abbronzanti, mix di birra e acqua di mare per abbronzarsi in fretta. Tutti comportamenti pericolosi per la salute, che causano danni nel breve e nel lungo periodo. Per non parlare, poi dell’invecchiamento precoce della pelle. Un’altra argomentazione del movimento anti SPF è che la crema impedisce alla nostra pelle di assimilare la vitamina D e tutti i benefici del sole. I solari, in realtà, si limitano a schermare le radiazioni pericolose: ci abbronziamo comunque, ma più lentamente, senza stressare la pelle.

Gli errori da non fare con i solari
Come per ogni prodotto che applichiamo sull’epidermide, anche la crema solare va scelta con criterio, possibilmente facendosi consigliare da un medico. È importante che sia sicura e abbia un’elevata compatibilità cutanea, ma oggi in commercio esistono ottime alternative tra cui sceglie: filtri minerali o chimici, creme con principi attivi, fluidi solari leggerissimi che non ungono né appiccicano. Oltre a solari formulati in modo da minimizzare i danni sull’ecosistema marino e sui coralli. Le regole d’oro valgono sempre e comunque: scegliere un prodotto di una gradazione alta – SPF 30 o 50 – e applicarlo generosamente su tutto il corpo (non solo sulle spalle!). Attenzione ai punti ciechi, che spesso tralasciamo: caviglie, piedi, orecchie. Per una protezione ottimale, la crema va applicata ogni due ore, specialmente dopo bagni e docce. Fondamentale poi è la gradualità: esporsi al sole poco alla volta, evitando le ore centrali della giornata. E la pelle, negli anni, saprà ringraziarci.

Le creme consigliati dalla redazione di FqMagazine

1 Le Rub All Day Sunscreen
Ideata da due fratelli in Belgio e prodotta in Italia con ingredienti locali del Mediterraneo, la linea di solari Le Rub è il perfetto compromesso tra cura di sé e dell’ambiente. Le confezioni infatti sono realizzate in alluminio riciclato, le creme utilizzano filtri minerali, meno impattanti sui coralli e sulla vita marina. Ma, soprattutto, garantiscono protezione quotidiana senza compromessi. Il tocco in più? Il Sunset Serum ricco di antiossidanti: bastano due gocce prima della crema notte o giorno per una pelle baciata (e non bruciata) dal sole.

2 Isdin Fotoprotector Invisible Stick SPF 50
Da portare sempre con sé, nello zaino o nella borsa. Lo stick SPF 50 di Isdin è facile da applicare e riapplicare sui punti più delicati senza ungere le mani. Resiste all’acqua e al sudore, non appesantisce la pelle e aiuta a ridurre anche lo stress ossidativo prodotto dalla luce solare blu.

3 Paula’s Choice 5% Vitamin C Sheer Moisturizer
Leggerissima e setosa, è la crema da mettere ogni mattina (sì, anche prima delle ferie!) dimenticandosi che è un solare. La formula arricchita con il 5% di vitamina C potenzia la protezione dai raggi UV, uniforma l’incarnato e aiuta ad evitare la comparsa di macchie cutanee.

4 Dolomia Phyto Defence Fluido UV Block 50
Ogni giorno la nostra pelle è aggredita da inquinamento, luce blu, vento, sole e smog. Il fluid Uv-Block di Dolomia, leggerissimo, protegge dalle aggressioni e dagli sbalzi di temperatura, raggi UV, smog e inquinamento. Ideale tutto l’anno, anche con l’arrivo del freddo.

5 Kiko Sun Protection Fluid SPF50
Idrata e ‘coccola’ la pelle mentre la protegge dal sole. Il fluido solare di Kiko, new entry del brand, è infatti arricchito con acido ialuronico e niacinamide. Profumato, cremoso e facile da spalmare, è anche water resistant: ideale per chi d’estate sta sempre a mollo.

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