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Il Montebelluna si iscriverà in serie D

Svolta clamorosa in via Biagi, la prima squadra di Montebelluna ha una nuova proprietà e si iscriverà alla Serie D sul filo di lana. Oggi, martedì 9 luglio, è una data storica per il club biancoceleste. Nel 2006 l’Italia vinceva il mondiale di calcio e la notizia del salvataggio in extremis di 105 anni di storia è, per il Monte, risuona come l’eco di una vittoria mondiale.

In queste ore, infatti, è in dirittura d'arrivo l'acquisizione del club da parte di un nuovo gruppo imprenditoriale: la Prodeco Pharma di Castelfranco sta per cedere il testimone (ma non è detto che esca completamente di scena) e a breve verrà dato l’annuncio. Il passaggio societario rappresenta una boccata d'ossigeno e arriva a 3 giorni dal termine ultimo per iscriversi alla Serie D, fissato per le ore 18 di venerdì 12 luglio.

Il 21 giugno sembrava segnare il tramonto della storia del Calcio Montebelluna, quando la Prodeco Pharma ha ritirato il suo sostegno alla squadra senior per concentrarsi esclusivamente sulle giovanili. La prematura e improvvisa scomparsa del patron Antonio Catania, avvenuta il 12 maggio, aveva lasciato un vuoto incolmabile, spingendo l’azienda di Castelfranco a privilegiare una riorganizzazione interna e a ritirarsi dal calcio dei più grandi. Tuttavia, il sindaco Adalberto Bordin, insieme agli appassionati locali, ha orchestrato una campagna per salvare il club. Grazie a una serie di trattative con imprenditori locali e un appello accorato del primo cittadino, il Calcio Montebelluna ha trovato una nuova linfa vitale, assicurandosi un futuro e, contro ogni previsione, un felice epilogo.

Adesso è una corsa contro il tempo per allestire la documentazione richiesta per partecipare alla Serie D, sarebbe la ventesima volta consecutiva per il Montebelluna nel massimo campionato dilettantistico. Si prospetta la possibilità che l’allenatore Angelo Vernucci, artefice dell’ultima salvezza più che meritata, possa continuare a guidare la squadra.

Il cambio di proprietà non dà continuità alla prima squadra ma ha anche impedito lo smantellamento della formazione juniores nazionale, composta dagli under 19 e che è obbligatoria per prendere parte alla Serie D. Ne giova anche l’intero settore giovanile del club, che continua a produrre talenti ricercati dal calcio professionistico, permettendo ai giovani calciatori di coltivare il sogno di indossare un giorno la storica maglia biancoceleste della prima squadra.

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