World News

Nodo bagni chimici a Venezia: progetto in bilico

È appeso a un filo il destino dei bagni a forma di edicola che, secondo un bando del Comune, dovrebbero comparire nei campi e campielli cittadini. Dopo due anni di tira e molla, martedì 9 luglio in Comune è previsto un incontro decisivo tra i tecnici di Ca’ Farsetti e la Hygien srl. All’orizzonte, però, si fa sempre più concreta la possibilità di uno scontro legale.

Tentennamenti e ripensamenti rischiano quindi di finire a carte bollate. Se non dovesse arrivare la fumata bianca, la società potrebbe ricorrere contro la stessa amministrazione che ha bandito la gara per la fornitura del servizio. Ma un ricorso legale potrebbe arrivare anche in caso di semaforo verde. A promuoverlo, come anticipato a inizio giugno in sede di conferenza di servizi, sarebbero le associazioni di categoria (albergatori in primis) che hanno promesso battaglia contro un progetto che da tempo fa discutere in città, il cui futuro è tutto ancora da scrivere.

A distanza di oltre due anni dal bando vinto dalla Hygien Venezia srl, l’iter deve infatti ancora essere completato. Un nuovo incontro sarà organizzato nella giornata di oggi. Da sciogliere resta il nodo del posizionamento dei chioschi (già comparsi nel periodo di Carnevale all’Arsenale sotto forma di sperimentazione, accesso a 1,5 euro) nei campi e nei campielli della città. Da tempo si parla di sistemarli in luoghi come campo Manin, campo San Vio, campo San Bartolomeo, il campiello a ridosso della Scuola grande di San Rocco, davanti ad abitazioni e a ridosso di ponti, oltre a Murano, Burano e Lido.

I tecnici del Comune e gli esperti della Soprintendenza dovranno però passare in rassegna caso per caso per valutare caso per caso l’opportunità di piazzare nei campi cittadini un bagno chimico di quelle dimensioni. Dei 28 bagni inizialmente previsti, ad oggi ne sono rimasti in piedi 20 che saranno a immagine e somiglianza di quello comparso all’Arsenale.

Alla finestra resta anche la società vincitrice del bando, che in questi due anni ha realizzato importanti investimenti e ora attende di sapere dall’amministrazione comunale qual sarà il destino del progetto, dopo aver seguito per filo e per segno le indicazioni previste dalla delibera comunale che dava il via libera alla concessione di servizio quinquennale prevista dal bando (e con una previsione di incassi pari a 5 milioni di euro in cinque anni).

Non a caso, a inizio giugno la società vincitrice del bando non si era presentata alla conferenza di servizi: un segnale chiaro in attesa di risposte certe dal Comune dopo aver dimostrato grande disponibilità nel modificare il progetto in base alle richieste arrivate dagli uffici comunali.

A tenere banco, però, è anche il no secco ribadito più volte di recente dalle associazioni di categoria (Ava, Aepe con Ernesto Pancin, Confartigianato, Confesercenti e Ascom). Le associazioni lamentano infatti problemi logistici, di interferenza con le attività esistenti (alberghi e bar in primis) oltre che problemi di manutenzione.

Читайте на 123ru.net