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Nevegal, slitta a fine luglio l’apertura della seggiovia

Slitta alla fine di luglio l’apertura del Nevegal. Il presidente del Consorzio bresciano Tolomeo, Alessandro Pietriboni che ha acquistato la società Nevegal 2021, infatti, la settimana scorsa è arrivato sul Colle per prendere visione dell’avanzamento dei lavori necessari per l’avvio della stagione estiva, lavori che sono già partiti.

«La settimana scorsa», sottolinea il presidente, «in base alle manutenzioni necessarie per avviare la stagione si ipotizzava l’apertura per il 28 luglio. Ma ho dato indicazioni ai dipendenti, comunque, di fare il possibile per anticipare almeno al 21 l’apertura».

«La manutenzione ordinaria è imprescindibile per riavviare tutta la struttura e nel frattempo non è escluso che saranno eseguiti anche degli interventi straordinari in vista della stagione invernale», continua Pietriboni che anticipa come le giornate di apertura del Colle questa estate saranno concentrate nei weekend a luglio e dal 20 agosto ai primi di settembre, mentre i primi 20 giorni di agosto indicativamente il Nevegal sarà accessibile tutti i giorni.

«Speriamo adesso nel bel tempo perchè possa aiutarci nel riavviare l’attività», continua il presidente del consorzio bresciano che ha già grandi idee per l’inverno. «Faremo di tutto, inoltre, per sistemare tre percorsi di downhill presenti in Nevegal, anche se l’idea è quella di aprirne di nuovi. Noi vediamo delle grandi potenzialità sul Colle di Belluno, la cui ubicazione è strategica. Quindi, per il rilancio della stagione estiva che può ancora dare molto ai bellunesi ma non solo, siamo intenzionati a puntare sui percorsi di downhill».

Su quali siano le intenzioni del Consorzio, il presidente non scopre le carte, ma aggiunge: «Abbiamo anche fermato il nuovo impianto di risalita per le Erte. Adesso stiamo vedendo quali sono i documenti necessari per poter installare questo impianto per l’inverno perchè sarebbe nostra intenzione poterlo avviare per la stagione sciistica. Attualmente abbiamo chiesto alla Provincia di conoscere cosa dobbiamo fare».

«Purtroppo», riconosce in conclusione Alessandro Pietriboni, «siamo in forte ritardo sulla tabella di marcia per una serie di motivazioni non dipendenti da noi e quindi anche i progetti potrebbero subire un rallentamento. Ma siamo impegnati a fare il possibile per rilanciare al meglio il Colle e nei tempi prefissati».

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