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Padre di due figlie, in pensione da pochi mesi: chi era la vittima dello schianto a Mogliano

«La moto è la mia vita». Diceva così Michelangelo Gianola, padre di famiglia, grafico, figura molto attiva nella parrocchia di San Carlo a Mogliano, morto a causa dell’incidente avvenuto martedì pomeriggio a Zerman, lungo la provinciale 64. Solo una settimana fa, in sella alla sua Triumph, era andato con la moglie Tiziana a Torino a festeggiare il 30esimo compleanno della figlia Irene. L’altra figlia, Cecilia, vive ancora nella casa di famiglia in via dello scoutismo ed è stata tra i primi, assieme alla madre, ad apprendere la tragica notizia. Quella moto l’aveva acquistata poco più di un anno fa e da allora non se ne era più separato.

La vita di Michelangelo Gianola

Da alcuni mesi Gianola, 61 anni (ne avrebbe compiuti 62 il prossimo 23 luglio), era andato in pensione. Originario del veneziano, aveva studiato all’università Ca’ Foscari e poi allo Iusve e aveva lavorato come grafico con diverse società. Tra queste quella di proprietà del fratello, “Argine” e per qualche progetto anche quella dell’ex sindaco di Silea, Silvano Piazza: «Era prima di tutto un caro amico, ci conoscevamo da 30 anni» ha dichiarato a caldo Piazza «era una persona generosa, esprimo la mia sentita vicinanza alla sua famiglia. Sono senza parole».

Contributo alla comunità

«È una grande perdita per tutta la nostra comunità, oltre che per la sua famiglia» commenta un amico. Michelangelo Gianola era molto attivo in parrocchia e collaborava alla redazione del notiziario settimanale “Emmaus”, occupandosi dell’impaginazione e dell’impostazione grafica a titolo gratuito. Per lui, martedì pomeriggio, dopo il terribile schianto frontale lungo la Zermanesa mentre rincasava, non c’è stato nulla da fare. La sua moto ha impattato a velocità elevata contro un’honda Civic che all’altezza degli impianti sportivi stava per effettuare una manovra di svolta verso il parcheggio.

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Dinamica dell’incidente

La dinamica dell’incidente, al vaglio della polizia locale, non è ancora stata chiarita del tutto: la moto potrebbe aver invaso la corsia opposta, oppure essersi avvicinata troppo verso la linea di mezzedria, allargando la propria traiettoria in un tratto caratterizzato da una leggera curvatura. Non è escluso nemmeno che Gianola guidando controluce possa essere stato disorientato, o abbagliato, dal sole, che all’ora dell’incidente, le 18 di pomeriggio, per chi proviene da est, in quel punto rimane basso e potente.

Il dolore della famiglia

Ora la famiglia, la moglie Tiziana Zuin e le due figlie Irene e Cecilia, assieme ai tanti amici e conoscenti attende di fissare la data dei funerali per l’ultimo saluto. L’incidente in cui ha perso la vita il centauro moglianese si aggiunge alla lunga scia di tragici eventi avvenuti negli ultimi anni in quel tratto maledetto della provinciale.

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