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Tante arrivano dalla montagna friulana: ecco le storie delle bagnine di Lignano Sabbiadoro

LIGNANO. Giovani, carine e preparatissime. Sono 18 le “bagnine” che prestano servizio a Lignano Sabbiadoro in questa estate che si fa ogni giorno più calda. Tutte abbronzatissime, anche se non è stato un inizio di stagione particolarmente soleggiato e, soprattutto, sempre sorridenti, hanno preso il loro lavoro con grandissima serietà e stanno vivendo un’estate intensa, anche all’insegna dell’amicizia. «Quello che si è creato è un gruppo molto affiatato», concordano.

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Si parte dai 17 anni, per le più giovani, e poi si sale con l’età, ma non di molto. Eleonora, per esempio, è alla terza stagione sulla sua torretta. Per lei questo lavoro arriva da una passione, quella per il nuoto, uno sport che ha sempre praticato e che ora sa anche insegnare.

Quello che sorprende, parlando con loro, è che arrivano da Amaro, come Eleonora, da Manzano, da Codroipo o anche da Tolmezzo per prestare servizio in quella che all’unanimità definiscono la località balneare che da sempre portano nel cuore e in cui si sentono a casa. C’è un altro punto su cui concordano ed è quello della crescita personale.

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Fare un’esperienza come quella che stanno vivendo, prendendosi letteralmente cura di tutte le persone che scelgono di passare la giornata al mare ha spinto tutte a maturare in fretta e a imparare a riconoscere il valore della responsabilità. Ginevra, che ha da poco compiuto 18 anni ammette: «Ero timida ma questo lavoro mi ha insegnato ad aprirmi e a relazionarmi con persone di ogni età».

Emma è alla sua quarta stagione e per lei è stato il Covid a fornirle l’idea di mettersi alla prova: «Ero rinchiusa in casa, nel 2021, e frequentavo le superiori quando ci è arrivato l’avviso che erano aperte le iscrizioni per i Pcto (l’ex alternanza scuola-lavoro) per ottenere il brevetto di bagnino, e pur di uscire di casa ho scelto di farlo, prima per la piscina e poi per il mare e avendo una casa a Lignano sono arrivata qui».

Jasmine, invece, una stagione l’aveva fatta da cameriera ma non era stata idilliaca, così ha scelto di ottenere il brevetto. Ora è felice e presta servizio alla doggy beach, una postazione che ben si adatta al suo spirito da “San Francesco”, come dice lei.

«Recentemente ho salvato un border collie che aveva iniziato a prendere il largo, caricando anche il suo padrone nel pattino per convincerlo a tornare indietro, ma questa sarà la mia ultima stagione. Dall’autunno – spiega – inizierò a lavorare a scuola».

Capelli lunghi fluenti e grandissima agilità, si potrebbe pensare che le bagnine siano le beniamine degli stabilimenti balneari. Sono passati anni dai giorni in cui Pamela Anderson interpretava una loro collega in Baywatch, aprendo uno spiragli anche nell’immaginario collettivo che in Italia ha sempre pensato al bagnino maschio giovane, abbronzato e molto ambito dalle turiste come un’istituzione.

Va detto, però, che per qualcuno, oggi, l’idea di una donna che si occupa del salvataggio non sembra così rassicurante. A tutte, infatti è capitato di notare una certa diffidenza, soprattutto negli uomini di una certa età, che non prendono il loro ruolo troppo sul serio. Non mancano nemmeno i classici “marpioni”, con le loro battute scontate, ma a quelli sono ormai abituate.

Per chi passerà da Sabbiadoro, in questa estate, loro hanno alcuni consigli pratici: «Non andare al largo sopravvalutando le vostre capacità natatorie, ascoltate i bagnini se vi invitano a non allontanarvi troppo, andate in acqua in due quando è possibile e, quando fa tanto caldo, ricordatevi di bere acqua per tenervi idratati».

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