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Wimbledon, Puppo: “Sinner aveva un po’ di tensione per Kalinskaya. Perdere al 5° è ricorrente”

Wimbledon, Puppo: “Sinner aveva un po’ di tensione per Kalinskaya. Perdere al 5° è ricorrente”

Bilancio agrodolce per l’Italia del tennis sul Centre Court di Wimbledon dopo la sconfitta al quinto set di Jannik Sinner contro Daniil Medvedev ed il netto successo di Jasmine Paolini su Emma Navarro nei quarti di finale dei Championships 2024. Di questo e di molto altro si è parlato nella puntata odierna di TennisMania Speciale Wimbledon, trasmissione condotta da Dario Puppo (giornalista e telecronista di Eurosport) e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport), l’ex tennista Paolo Canè e Massimiliano Ambesi (giornalista e commentatore di Eurosport).

Medvedev ha giocato in maniera molto intelligente, sapendo cos’è una partita al quinto set. Comunque l’ha persa Sinner, anche se è stato male. Mi pare di capire che sapevano già che Sinner non stava tanto bene, ma magari non era una cosa a cui hanno dato tanto peso. Ci sono diversi spunti dalla conferenza stampa e dalle interviste di Jannik. Lui ha fatto capire di non aver dormito molto, di solito è un bel dormiglione e recupera tanto dormendo, mentre questa volta non ha dormito un granché. Il giorno prima c’era stata sicuramente anche un po’ di tensione per lui a causa del ritiro di Anna Kalinskaya, immagino“, il commento di Puppo sull’avvicinamento al match dell’azzurro.

Vince un primo set che forse qualcuno dice avrebbe dovuto vincere Medvedev, perché l’ha giocato male il tie-break, però non c’è nulla di nuovo rispetto a quello che abbiamo detto anche negli scorsi giorni. Io quantomeno ho ribadito che al servizio lui è calato, nelle ultime 52 settimane tra i primi 50 del mondo solo Auger-Aliassime e Bublik hanno fatto più doppi falli rispetto a Medvedev. Non sorprende quindi più di tanto. È un set dove non ci sono state palle break, io mi aspettavo che comunque ci fossero nella partita dei tie-break ce ne sono stati due. Sinner viene da un periodo in cui ne ha vinti tanti e quindi parte avanti di un set, poi comincia a essere abbastanza evidente il fatto che non stia bene“, prosegue il giornalista di Eurosport.

Sul prosieguo della partita, dopo il problema fisico di Sinner:Ci sono tanti meriti di Medvedev nell’aver saputo gestire quei momenti in cui lui si accorge che l’altro ha qualche difficoltà e non viene distratto. Vince il secondo set. Mi pare che Sinner sia andato negli spogliatoi dopo il secondo set come pausa diciamo per andare in bagno. Mi chiedo, ma perché non ha chiamato prima il Medical Timeout nella situazione che lo vede andare sotto nel terzo di un break? Forse perché non stava così male. Comunque poi va sotto di un break nel terzo e quando ho visto la faccia di Sinner, inquadrato frontalmente, ho detto ‘Ragazzi, qua sta veramente male’. Perché sudava, aveva uno sguardo perso. Poi non so come ha fatto, lì è stato bravo anche il dottore a dirgli ‘Guarda che tu così non vai avanti. Prenditi un attimo, ti diamo qualche minuto, vieni negli spogliatoi e vediamo quello che succede’. Quando lui torna in campo dimostra che ha il gioco, anche se è vero che è una condizione particolare quando sai di non star bene, però lui ha cominciato a tirare tutto, cosa che non aveva fatto in precedenza. Quelle accelerazioni così vistose di Sinner io non le avevo viste prima. Da lì penso che lui per un set e mezzo abbia giocato in modo eccezionale, però il problema è che ha perso il terzo set e l’ha perso sbagliando un colpo che un numero 1 del mondo non dovrebbe sbagliare. Giovane, a 22 anni, tutto quello che si vuole, però ci sta, sono le dinamiche del tennis e può capitare. Sei sotto 2-1. Io sinceramente mi chiedevo già nel corso del quarto set quanto ne potrà avere Sinner per andare avanti comunque a cercare di reagire, che l’ha fatto bene. Questo gli va dato atto“.

Sul rendimento del numero 1 al mondo nei match che vanno al quinto:Quando sento Sinner dire ‘Per me il quinto set è un set come un altro’, non è così. Se tu perdi 10 volte al quinto in 19 Slam che giochi, è chiaro che c’è un un problema. In alcune situazioni si può dire che all’inizio non era Sinner, quella con Shapovalov ha sicuramente delle attenuanti o comunque delle spiegazioni, mettiamola così. Però onestamente sta diventando ricorrente. 6 delle ultime 7 negli Slam, 5 delle ultime 6 contro un certo tipo di giocatori. Io sono rimasto un po’ sorpreso anche dal vedere quello che non è successo, ed invece era successo in Australia, dove lui non stava male, però Vagnozzi aveva detto delle cose che poi gli sono servite. Forse in questo caso sapevano di andare incontro a una situazione difficile, quindi non si può neanche troppo criticare lo staff o la gestione di Sinner, però devono mettersi lì a ragionare su quanto è successo nei pregressi, oltre a quello che è successo ieri, nei match al quinto“.

Sul percorso impressionante di Paolini, che aspetta in semifinale l’outsider croata Donna Vekic: “Devo dire la verità. Nelle ultime tre partite, io non ricordo di aver mai visto giocare il tennis femminile italiano così. Keys e Navarro a me sembravano abbastanza più pericolose. Poi è chiaro che è una semifinale, però è la prima volta per tutte e due. Ieri si è commossa la Vekic quando glielo hanno ricordato prima dell’intervista sul campo. Io vedo una Paolini che è veramente su una nuvola, quindi deve succedere qualcosa, magari che ci pensi tanto al fatto che può andare in finale a Wimbledon, però è appena arrivata da una finale al Roland Garros. Io penso che la condizione psicologica sia quella giusta, non credo che sia quello l’aspetto che può magari intorpidirla o trattenerla“.

VIDEO: LA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA

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