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Oltrepo, discariche  autorizzate anche nelle zone dei vigneti Doc: svolta della Regione

TORRAZZA COSTE

Ora sarà possibile realizzare discariche di rifiuti in aree vitivinicole di pregio del territorio lombardo. Lo prevede la prima legge di revisione ordinamentale 2024, approvata dal consiglio regionale. Si tratta di una procedura di semplificazione, che è possibile presentare due volte l’anno con l’obiettivo di “correggere” procedure e norme superate dalla prassi o da nuove leggi. In questo caso, l’articolo 8 della legge di semplificazione introduce una modifica alla legge regionale 12 del 2007 in materia di gestione dei rifiuti, riformulando il criterio che, finora, escludeva in via assoluta il posizionamento o l’ampiamento di discariche nelle aree vitivinicole Doc e Docg. Un tema che potrebbe riguardare anche il territorio dell’Oltrepo, dove la zona Doc comprende una cinquantina di Comuni.

Secondo la Regione, comunque, questa esigenza «risponde ad alcune attenzioni suggerite dagli enti locali in quanto non tutte le aree così denominate sono effettivamente occupate da coltivazioni». Proteste da parte delle opposizioni in consiglio regionale: se l’esponente del Movimento 5 Stelle, Paola Pollini, ha presentato, all’inizio della seduta, una pregiudiziale di costituzionalità sulla modifica, respinta dall’aula, il Partito Democratico ha chiesto la soppressione dell’articolo 8 «che di fatto apre la possibilità di aprire impianti di trattamento dei rifiuti in aree agricole di alto valore» sottolinea la consigliera dem Miriam Cominelli. «La destra - aggiunge Cominelli - ci ha risposto un secco no, dimostrando ancora una volta una totale mancanza di sensibilità nei confronti del mondo agricolo e dell’ambiente. Ma noi ribadiamo che non è pensabile mettere a rischio aree di alto valore agronomico ed economico e non smetteremo di vigilare perché questo non accada».

Nel motivare il parere negativo della giunta alla pregiudiziale presentata dai 5 Stelle, l’assessore all’Ambiente Giorgio Maione ha precisato che «il provvedimento riguarda materia di legislazione concorrente, quindi Regione Lombardia è pienamente titolata a legiferare al riguardo. Inoltre, la questione è stata sottoposta preventivamente alle associazioni di categoria del settore agricolo e da esse valutata positivamente».

«Faremo una opposizione costruttiva»

Più trasparenza amministrativa e maggiore comunicazione verso i cittadini. Sono questi gli obiettivi del gruppo di minoranza “Un solo Comune” per i prossimi cinque anni in consiglio ad Arena Po. Il capogruppo è Paolo Marconi, candidato sindaco non eletto, che sarà affiancato da Irene Tavani e Giuseppe Bernini, ex assessore nelle giunte Lucchini. Marconi lo ha ribadito nella seduta di insediamento, durante la quale il sindaco Alessandro Belforti ha comunicato la nomina della giunta: Davide Covini sarà vicesindaco e assessore a Sport, Ambiente, Territorio, Sicurezza e Polizia locale, mentre Primo Bacchio avrà le deleghe a Lavori Pubblici, Urbanistica, Commercio.

«La nostra sarà una minoranza propositiva, costruttiva, ma nello stesso tempo molto vigile perché vogliamo che la cittadinanza sia informata di quello che accade in Comune – ha spiegato Marconi -. Vogliamo creare un rapporto con i cittadini, per questo abbiamo sistemato le due bacheche riservate alla vecchia minoranza, che utilizzeremo per affiggere manifesti e informare su spese e progetti che realizzerà l’amministrazione. Inoltre ci impegneremo perché anche il nostro programma sia realizzato, presentando alla maggioranza delle contro proposte». —

Oliviero Maggi

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