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Prende la maturità due anni dopo la morte del figlio: «Così ricordo Jonathan, studente modello»

CIVIDALE. Due anni fa lo strazio della perdita del figlio maggiore, strappato giovanissimo a una vita ricca di sogni e di promesse da un incidente stradale.

Ora un traguardo speciale, che vuole rappresentare un omaggio alla memoria del ragazzo, studente modello, andatosene ad un passo dalla laurea in Veterinaria: il padre di Jonathan Bardus, Ivano, ha sostenuto e superato l’esame di maturità a 57 anni, all’istituto Stringher di Udine, a coronamento di un percorso che ha affrontato con impegno e tenacia, sostenuto con affetto dalla moglie Rita Calderini e degli altri due figli della coppia, che vive a Cividale.

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«Il dolore per la scomparsa di Jonathan è devastante. Reagire per sopravvivere – dicono i coniugi Bardus – è una scelta che richiede forza e coraggio».

E per Ivano la via è stata (anche) quella della fatica sui libri: aver fondato un’associazione che elargisce borse di studio a giovani meritevoli non gli è parso abbastanza.

Spinto dall’esempio del figlio, che era animato da un’infinità di passioni, ha voluto adottare un comportamento che potesse fungere da ispirazione. «Bisogna essere – commenta – testimoni del valore della cultura, della formazione e della preparazione in genere, seminare bellezza, partendo dal migliorare se stessi, è l’unico passo utile». Di qui la decisione di riprendere la carriera scolastica.

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Si è rivolto al dirigente dell’istituto Volta di Udine, Mauro Pozzana, per capire che iter avrebbe dovuto seguire per raggiungere l’obiettivo del diploma: la strada si è rivelata complessa, portando Ivano a sostenere in un breve arco di tempo esami su esami, per essere ammesso a quello finale di Stato.

E grazie alla determinazione con cui ha affrontato la sfida, impegnandosi sui testi di scuola con la grinta di chi ce la vuole assolutamente fare, nei giorni scorsi ha coronato un sogno rimasto per tanto tempo nel cassetto.

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Al supporto dei familiari si è unito quello degli amici più stretti, che la fatidica notte prima degli esami gli hanno dedicato una serenata a sorpresa, sulle note (obbligate) della celebre canzone di Venditti. E lo sforzo di Bardus ha fatto breccia, suscitando attestazioni di apprezzamento da parte del mondo accademico perugino – dove Jonathan stava concludendo la sua formazione –, di quello della scuola e pure dell’amministrazione comunale cividalese, una cui rappresentanza parteciperà prossimamente a un momento di festa privato.

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Continuano, intanto, le iniziative culturali promosse dall’associazione Piuma, fondata per perpetuare il ricordo di Jonathan: il 18 luglio all’Università di Perugia saranno elargiti cinquemila euro alla dottoressa Camilla Chiarini, vincitrice di un premio intitolato al giovane. Un’ulteriore borsa di studio sarà conferita a breve a Cividale, d’intesa con l’Istituto Paolino d’Aquileia, che il ragazzo aveva frequentato.

«La grande, inattesa generosità di tante persone, che con le loro donazioni hanno voluto testimoniarci la propria vicinanza – commenta Ivano Bardus –, consentirà di sostenere studenti meritevoli anche in futuro».

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