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ATV Tennis Open: presenti Cobolli e Lorenzi al Galà dello Sport. Sul campo brilla Pedone

Così il n.48 al mondo Flavio Cobolli: "Il mio sogno rimane la Coppa Davis. Non sarà facile, abbiamo una delle nazionali più forti del mondo"

Una serata entusiasmante da un punto di vista mondano, preludio di una settimana indimenticabile sui campi da tennis, quella di martedì 9 luglio per l’Antico Tiro a Volo, circolo romano che ospita in questa settimana uno degli eventi tennistici principali dell’estate italiana, l’ATV Tennis Open. In una Roma al solito calda in questi giorni di luglio, nella splendida cornice del circolo tirato a lucido per l’occasione si è svolto il classico Galà dello Sport, serata a bordo piscina per istituzioni, celebrità e vari sportivi. Alla presenza tra gli altri del direttore degli Internazionali d’Italia Paolo Lorenzi e del n.48 ATP Flavio Cobolli, ci sono stati i premi alla carriera per grandi ex campioni olimpici quali Elisa Di Francisca (scherma), il ginnasta Igor Cassina e il lanciatore Oney Tapia. Davanti a più di 500 ospiti.

Gli onori di casa sono chiaramente toccati al direttore del circolo Giorgio Averni,: “Questa è la settimana più importante per il circolo, contraddistinta dal torneo internazionale di tennis: la punta di diamante delle nostre manifestazioni sportive”. Una settimana che ha visto poi il via dei primi turni mercoledì 10, con subito un bel derby, vinto da Giorgia Pedone 6-1 6-4 su Beatrice Ricci. La siciliana classe 2004, che ha anche esordito al Masters 1000 di Roma quest’anno, perdendo contro Sramkova, affronterà la sorprendente Aurora Zantedeschi, che ha battuto 7-6(5) 6-4 la tds n.3 Priscilla Hon, ex n.118 al mondo con 6 partecipazioni Slam. Meno fortunata invece Nuria Brancaccio, battuta senza particolari problemi 6-3 6-4 dalla prima testa di serie Anna Bondar, ex top 50, e favorita per la vittoria finale.

Inevitabilmente, però, il protagonista principale della giornata di martedì, oltre ai grandi ex campioni olimpici, è stato Flavio Cobolli. Il romano ha vissuto un Wimbledon entusiasmante, in cui ha perso solo al quinto contro Tabilo, da cui trae ottimi spunti, guardando però già al futuro, la terra rossa di Amburgo dove disputerà l’ATP 500 la prossima settimana. “Penso di essermi meritato la posizione dove sono“, spiega il n.48 al mondo, “giocare a tennis è la cosa che più mi piace e adesso lavorerò tutti i giorni per proseguire questo viaggio. Il sogno? La Coppa Davis è il sogno di ogni bambino. La nostra nazionale è una delle più forti al mondo e difendere il titolo sarebbe importante. Sinner, Berrettini, Musetti fanno un lavoro incredibile e io sto provando ad aggrapparmi ai loro risultati per essere trainato. Spero di essere considerato per questa maglia“.

L’Italia al centro del villaggio, come d’altronde è sempre stata anche per chi è entrato nella storia grazie ai trionfi olimpici. Come la grande schermitrice Elisa di Francisca, 2 ori nel fioretto a Londra 2012 e Rio 2016, che sottolinea l’importanza dello sport. Come lezione di vita, prima di tutto: “La scherma mi ha salvato e mi ha dato una strada. Non solo vincere, ma anche soffrire, faticare e sacrificarsi. I risultati poi possono anche non arrivare, ma si impara anche dalla sconfitta ed è questo importante. Da mamma sottolineo l’importanza formativa dello sport per i ragazzi“.

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