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Licenziate 4 addette alle pulizie nella casa di riposo: «Ragioni di lavoro». Il sindacato si oppone

Licenziate 4 addette alle pulizie nella casa di riposo: «Ragioni di lavoro». Il sindacato si oppone

foto da Quotidiani locali

BORGARELLO

Licenziate in tronco. A quattro lavoratrici della Rsa Giovanni Amodeo di Borgarello la lettera di licenziamento è stata consegnata all’inizio di quella che doveva essere una normale giornata di lavoro.

Una doccia fredda inaspettata per donne con un’età compresa tra i 45 e i 60 anni, ad una delle quali mancano solo 4 anni alla pensione. Da due decenni lavorano nella casa di riposo di Borgarello come addette a pulizia e sanificazione. Una struttura che conta 69 posti letto, in camere doppie e singole, un parco di 8mila metri quadrati e di cui è proprietaria la “Scimano”, titolare di quattro Rsa in Lombardia, due delle quali in provincia di Pavia, a Borgarello e a Borgo San Siro, una a Milano e un’altra a Briosco, in provincia di Monza e Brianza. A Borgarello lavorano una trentina di persone e, ad occuparsi dei servizi di pulizia, era la cooperativa sociale Eneas di Como, subentrata nel giugno 2022 alla cooperativa sociale Hospita. L’Eneas ha poi deciso di esternalizzare il servizio di pulizia e sanificazione ad un’altra società, la Cristal.

«Ma non si è preoccupata del destino delle proprie dipendenti – sostiene Silvia Mattoteia, segretaria al terzo settore della Uil Fpl di Pavia -. Tutti quei posti di lavoro potevano essere salvaguardati in quanto, quando c’è un’esternalizzazione, si possono tutelare i lavoratori esercitando un’opzione sul futuro gestore del servizio».

La segretaria ricorda poi che «queste lavoratrici sono le stesse figure che, durante il periodo Covid, hanno garantito la sanificazione della Rsa mettendo a rischio la propria salute». E aggiunge: «Difficile assimilare fatti di questo genere alla sana cooperazione sociale che ha, tra le proprie finalità, quella di perseguire l’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini e dei soggetti fragili. Non a caso stiamo parlando di donne lavoratrici, a basso reddito e con contratti part-time, tra le quali ci sono persone non più giovani a pochi anni dalla pensione. Sono state licenziate in tronco. Erano arrivate, in una mattinata di luglio, nella struttura per iniziare il turno di lavoro e si sono viste consegnare una lettera di licenziamento». Ora le quattro lavoratrici sono pronte a far valere i propri diritti. «Uil Fpl – spiega Mattoteia – le assisterà anche attraverso i propri uffici legali».

«Si è arrivati a questo epilogo in seguito ad una motivazione che non riteniamo opportuno divulgare, se ne discuterà eventualmente nelle sedi opportune - spiega Enrica Alquati, direttrice della Rsa Giovanni Amodeo -. Non c’è nulla di personale. Siamo un’azienda seria e per arrivare a prendere provvedimenti di questo tipo ci sono motivazioni a livello lavorativo». Stefania Prato

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