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 Abbattuto il limitatore di altezza: a Padola i camper parcheggiano gratis

Parcheggio “selvaggio” dei camper a Padola perché sembra proprio che ci siano turisti che non ne vogliono sapere di spendere qualche euro per sostare nell’area riservata, inaugurata nel novembre scorso.

«Domenica l’ultimo episodio», spiega il presidente della Regola, Nunzio Pocchiesa, «quando è stato abbattuto, nel parcheggio auto davanti alle Terme di Valgrande, il limitatore-portale di legno che il Comune aveva fatto predisporre. In pratica un ingresso, delimitato in altezza, così da consentire l’ingresso delle sole auto. Lo hanno gettato a terra e spezzato. Il problema è che, non avendo un vigile urbano in paese, non è nemmeno possibile, nonostante le ordinanze emesse dal Comune, multare i colpevoli della sosta selvaggia e di questi atti vandalici».

È da qualche mese che Padola è dotata di un’area attrezzata per i turisti che usano il camper per fare le loro vacanze. «L’intento», spiega Pocchiesa, «è stato quello di offrire un servizio, anche perché il camper ha numeri sempre in crescita, soprattutto in Veneto; in secondo luogo proprio di evitare qui in paese, ma anche in Val Grande, la sosta selvaggia».

Un moderno parking che recupera una vecchia area dismessa al limite dell’abitato, andando verso il passo di Sant’Antonio: in origine era una cava che è servita a ricostruire il paese ed a fare la strada, poi adibita a campo di calcio non più utilizzato. Ora consta di 4.200 metri quadrati di proprietà della Regola di Padola che ha fatto un investimento di 450.000 euro, con 38 piazzole e una viabilità interna con aiuole e marciapiedi; inoltre c’è un collegamento pedonale con il centro del paese per una accessibilità sicura.

Il tutto gestito in maniera automatica, anche grazie al collegamento con la fibra ottica, da un “robot” che consente di procedere all’acquisto del biglietto d’ingresso e dei servizi adesso disponibili. Insomma, un’attività turistica che mancava sul territorio.

L’area camper è aperta 24 ore su 24, tutti i giorni; il costo per questa estate è di 10 euro per una sosta di 12 ore con scarico e carico delle acque; la corrente elettrica per 24 ore costa 5 euro; 1 ora per il service costa 5 euro.

«Sono prezzi, come si vede, molto contenuti», prosegue Pocchiesa, «eppure c’è chi fa di tutto per non sostenere nemmeno questi, quando poi se si spostano nella vicina Pusteria non battono ciglio se spendono più del doppio. Ma poi si tratta anche di una questione di igiene».

«La Val Grande rischia di diventare una fogna a cielo aperto», sottolinea infatti ancora Pocchiesa, « perché i camper non si limitano a sostare, ma scaricano anche le acque sporche senza alcun riguardo. E poi sostano nello stesso parcheggio più delle 24 ore consentite; utilizzano i parcheggi auto come se fossero vere a proprie aree loro dedicate; mettono fuori tende, tavoli e seggiole; organizzano picnic. In Val Grande invadono anche campi che sono di proprietà privata. E se qualcuno dei residenti osa protestare, replicano anche con toni minacciosi credendosi loro i padroni. Insomma, un turismo becero che a volte scade proprio nella maleducazione e nella violenza verbale».

«Adesso parleremo con il sindaco», dice il presidente della Regola, Nunzio Pocchiesa. «Intanto abbiamo aumentato il materiale informativo, abbiamo inserito ad ogni incrocio l’indicazione per l’area camper, così da rendere più facile l’accesso a questo servizio. Poi confidiamo nella buona educazione dei più e vedremo se e come sia possibile effettuare un servizio di sorveglianza e controllo».

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